Graziano Delrio parla dei progetti del suo ministero per l’autunno: Atac, Alitalia, zone terremotate. E gli altri dossier sulla sua scrivania. Parole d’ordine:”cantieri e concretezza”. Il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti vuole mettere a frutto la “mole di risorse mai viste” messa in campo dai governi Renzi e Gentiloni. 

Il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio credits: governo.it

I to do di Delrio per la fine della legislatura

Graziano Delrio, intervistato dall’Agi, dichiara le sue intenzioni per i prossimi mesi: sfruttare al meglio quella che definisce una “mole di risorse mai viste” che I governi Renzi e Gentiloni hanno messo in campo per gli investimenti. Certo, suona un po’ come uno spot elettorale per il Pd, ma d’altronde in politica nessuno regala nulla agli avversari. I complimenti tocca farseli tra compagni di partito.

Il programma, a parole, è più che interessante: il ministro dei Trasporti parla di assegnare velocemente gli appalti, aprire i cantieri per “rendere questo paese economicamente più forte ma anche più vivibile”. Pronuncia questo messaggio Delrio, mentre si accinge a firmare una serie di atti per migliorare la situazione delle 101 dighe italiane la cui scarsa efficienza è pesata non poco in questa caldissima e asciuttissima estate.

Una lunga intervista quella rilasciata dal ministro Delrio ad Agi, perché le cose da fare, i “to do”, sono molte. Vediamole.

Atac e Alitalia: le soluzioni di Delrio

Uno dei dossier e dei problemi più urgenti è la crisi dell’Atac, responsabili di disservizi e proteste per il trasporto pubblico della Capitale. Oltreché di incalcolabili figuracce con i turisti. “La crisi dell’Atac va risolta alla svelta” dice il ministro. La soluzione? Fare le gare per affidare il servizio a chi possa migliorarlo. Gare d’appalto e non privatizzazione, quindi una soluzione diversa da quella proposta dai radicali. Perché “alle gare possono partecipare aziende pubbliche come dimostra la vittoria della azienda trasporti milanese alla gara di Copenaghen”.

Un’immagine di una delle tante giornate nere del trasporto romano. Delrio spera nelle gare d’appalto

Dunque gare d’appalto per risolvere l’annosa questione dei trasporti romani. Speriamo si avveri quanto spera il ministro: per ora a Roma abbiamo visto solo scioperi, malfunzionamenti e il direttore generale Bruno Rota lasciare l’incarico.

Altra questione spinosa, e dal lungo passato, è Alitalia. Per la ex compagnia di bandiera Delrio vorrebbe risolvere definitivamente, al massimo entro la fine dell’anno. Come? Puntando su un piano di sviluppo e rilancio. E sull’unitarietà, ovvero “le offerte devono mantenere il più possibile l’unità dell’azienda anche se si potrebbero alleggerire alcuni servizi di terra come stanno facendo molte grandi compagnie”.

Le Ferrovie e gli altri dossier del ministro

Tra gli altri dossier del Ministero per le Infrastrutture ed i Trasporti figurano le Ferrovie, le zone terremotate e le case popolari. Partiamo dalla rete ferroviaria italiana: Delrio sottolinea come si sia passati dai quattro miliardi del triennio 2012-2014 agli oltre 31 miliardi per il triennio 2015-2017. Una “mole” di risorse enorme, fatta di investimenti pubblici ma anche privati.

Per le Ferrovie il suo programma d’autunno, ovvero l’ultimo scampolo di legislatura, prevede “rafforzare molto i trasporti del quotidiano dei pendolari”. Anche per il trasporto regionale niente privatizzazione, tecnicamente ingestibile. Per la lunga percorrenza e l’Alta Velocità, invece, ci si può pensare, ma nel futuro meno prossimo e con orizzonti più lunghi.

Nei progetti autunnali di Delrio, quello di completare  il piano degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp). Serviranno 350 milioni. 

Infine, lust but not least, ci sono i terremotati: occorre un mega piano per ripristinare e migliorare la viabilità stradale e ferroviaria nelle zone colpite dal sisma. E il ministro sta per convocare le Regioni e i Comuni del Centro Italia colpiti dai terremoti dello scorso anno per illustrarlo.  “Abbiamo fatto con l’Anas i piani di ripristino e siamo riusciti ad assegnare all’azienda 570 milioni per la ricostruzione delle strade terremotate”. Il ministro vorrebbe anche collegamenti ferroviari più veloci e migliorare la circolazione sulla via Salaria. Potrebbe essere un bell’autunno.

Federica Macchia