Senza un’anamnesi iniziale il Dentista di fiducia non deve nemmeno farti aprire la bocca, perché potresti essere allergico al lattice e il dentista potrebbe cacciarti in bocca un bel guantone fatto con quel materiale. Spesso ho pazienti che telefonano per prenotare una detartrasi e si scocciano quando la segretaria dice loro che prima dobbiamo comunque fare una visita…E loro dicono “ma io voglio solo fare la pulizia!” Ma anche per una semplice detartrasi, l’igienista o il dentista devono sapere se hai problemi di coagulazione, visto che probabilmente un minimo di sanguinamento ci sarà. E devono sapere anche se devi assumere un antibiotico prima della seduta perché hai una valvola cardiaca artificiale. O se, appunto, sei allergico al lattice. L’anamnesi è il primo segno di serietà di uno studio dentistico. E insieme a questa lo sono anche i vari consensi. Dalla inutile privacy che però va affrontata, al consenso informato per le cure che dovrai affrontare. I pazienti, quando in prima visita si trovano a dover rilasciare un documento di identità e mettere 4-5 firme spesso si scocciano, ma questi protocolli sono necessari per darti garanzie e, nel caso di cose che reputo inutili, come la privacy, per darti comunque conferma che lo studio è a norma con le leggi vigenti, che per quanto criticabili, vanno rispettate se lo studio è aggiornato.
Non può iniziare una terapia il Dentista di fiducia se non hai firmato un preventivo di spesa unitamente a un consenso informato. Mi capita di parlare con pazienti che mi dicono che dal vecchio dentista ogni volta il prezzo era una sorpresa, perché le terapie venivano decise di volta in volta o i piani di cura venivano cambiati in corso d’opera con la sorpresina in reception sul cambio di prezzo rispetto a quello che si era concordato. Un professionista serio esegue una visita e prepara uno o più piani di trattamento con un preventivo di spesa. Lo sancisce anche il codice di deontologia medica all’articolo 54:Il medico comunica preventivamente alla persona assistita l’onorario, che non può essere subordinato al risultato della prestazione professionale. E se il piano di lavoro dovesse cambiare, e questo può assolutamente capitare, il preventivo va immediatamente aggiornato. La metodica della sorpresina o del “vedrà che un accordo lo troviamo” non deve esistere.
Naturalmente il preventivo deve essere inteso ed eseguito con fattura…In parte di questo te ne puoi fare un’idea esaminando la pulizia degli ambienti. Ma dietro alle terapie c’è un lavoro in sterilizzazione che deve seguire rigidi protocolli. Nel mio studio, come in tanti altri, la sterilizzazione è a vista, per cui i pazienti possono grosso modo verificare la cura che si mette nel trattare gli strumenti Ma se la sterilizzazione non fosse ispezionabile, e non ci sarebbe nulla di male, qualche indizio il Dentista di fiducia di come viene gestito questo aspetto lo puoi avere fin dalla prima visita o dalle prime sedute.
Lo specchietto, lo specillo e le spatoline che il dentista utilizza devono essere imbustati e sterili ed aperti davanti a te. Lo stesso vale per le turbine (i trapani), che non possono essere sempre gli stessi per tutto il giorno. Poi ovviamente il dentista deve indossare guanti e mascherina (alcuni pazienti mi hanno raccontato di dentisti che lavorano senza guanti o che addirittura fumano nel corso delle sedute!). Le assistenti devono avere cuffia e occhialini protettivi, dispositivi di sicurezza che il datore di lavoro deve fornire loro per legge. Soprattutto in chirurgia, la gestione del campo sterile deve essere adeguata.