Tra gli invasori dell’Ucraina ci sono anche i Kadyrovtsy. Si tratta di un gruppo paramilitare ceceno, che si era fatto conoscere nelle rivolte del Donbass nel 2014. Nello schieramento ucraino invece, i veterani delle guerre cecene, che nutrono un forte odio nei confronti dei russi che hanno raso al suolo la capitale Groznyj nel 1999. Ecco perché si può dire che dentro la crisi ucraina c’è anche una guerra tra ceceni.

Una crisi dentro la crisi

I Kadyrovtsy sono un gruppo paramilitare ceceno che ha legami stretti con il presidente Putin. Kadyrov è il leader che fa capo al gruppo, e governa dal 2011 la Repubblica russa di Cecenia a maggioranza musulmana. Egli, che si è sempre definito il soldato di fanteria di Putin, ha deciso di assaltare Kiev.
I veterani delle guerre cecene non sono stati immobili di fronte all’intervento dei Kadyrovtsy. Infatti, ci sono due gruppi formatisi nel 2014 dopo l’annessione della Crimea, che stanno combattendo a fianco dell’Ucraina. Si tratta del battaglione Sheik Mansur, attivo soprattutto a Mariupol, e del battaglione Dzhokhar Dudayev, la cui ricostruzione è stata annunciata pochi giorni fa da un veterano del Donbass.

Si tratta di una situazione che va a intensificare l’odio interno a questo conflitto. La brutalità dei Kadyrovtsy è nota, il gruppo si è fatto riconoscere durante la Seconda guerra cecena per essere responsabile di crimini di guerra e altre atrocità. Addirittura, in questi giorni, Kadyrov ha affermato che i russi sono troppo buoni, e che è questo il motivo per cui l’offensiva in Ucraina è lenta. In passato, questa formazione paramilitare aveva anche tentato di uccidere il presidente Zelensky.

Michela Foglia
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