A dodici giornate dal termine del campionato la lotta per “l’Europa che conta” è più viva che mai: la scorsa domenica la Roma ha perso ancora all’Olimpico (tre sconfitte nelle ultime quattro gare giocate in casa) ed è scivolata al quinto posto fermandosi a quota 50 punti; la Lazio al contrario ha ripreso il suo cammino vincendo le ultime 3 gare tra Serie A ed Europa League (10 gol segnati ed uno solo subito) ed è tornata al terzo posto a quota 52. Le due romane, divise dall’Inter (quarta), stanno dando vita ad un derby Champions di altissimo livello.
La prossima giornata ci regala quattro sfide di alto livello: si incontrano le prime otto di Serie A.
Derby Champions, la situazione delle romane
I giallorossi non avranno vita facile: di fronte avranno la capolista Napoli al San Paolo, una trasferta che si preannuncia a dir poco proibitiva. La squadra di Di Francesco, che sembrava essersi ripresa dopo un periodo di crisi, ha inanellato due sconfitte consecutive tra campionato e Champions League. Questo però non deve far preoccupare i tifosi giallorossi: considerando il difficile ciclo di impegni a cui la Roma sta andando incontro perdere qualche punto è normale. Sarà però fondamentale, qualunque sia il risultato del San Paolo, tornare alla vittoria in casa contro il Torino.
La Lazio, così come sembrava avessero fatto i giallorossi, è uscita dal periodo di crisi ed ha ricominciato a vincere. Ora però c’è una gara importantissima da dentro o fuori: arriva il Milan all’Olimpico per la semifinale di ritorno di Coppa Italia (0-0 a San Siro). Inzaghi ha rinunciato a diversi titolari a Reggio Emilia preservandoli in vista di questa sfida: in palio c’è la finale e la possibilità per i biancocelesti di vincere il secondo trofeo stagionale. Poi, da giovedì, la Lazio potrà concentrarsi sulla sfida con la Juventus: in campo la seconda e la terza forza del campionato, una sfida di altissimo livello in cui però, nonostante il favore del campo (si gioca all’Olimpico), i biancocelesti partono nettamente sfavoriti. Due gare difficili ed importanti in soli quattro giorni: gli aquilotti potrebbero spiccare il volo oppure tornare bruscamente con i piedi per terra.
Articolo di Luca Fiorelli.