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Settembre 16, 2024, lunedì

DETTO FATTO e i problemi non affrontati della televisione italiana

Detto Fatto sospeso per il tutorial sessista. Ma c’è altro, una serie di problematiche più profonde legate all’intrattenimento nostrano e al sessismo diffuso nella cultura di massa.

“Al supermercato si cucca”

Detto Fatto è stato al centro del mirino per il tutorial che si presupponeva (diciamo) di insegnare alle donne come fare la spesa restando attraenti.

Un grande polverone si è alzato in questi giorni, dopo il tutorial di Detto Fatto, programma pomeridiano su Rai 2 condotto da Bianca Guaccero, nella puntata di martedì 24 novembre. Con tacchi alti, schiena inarcata e catwalking, la pole dancer Emily Angelillo, ha spiegato come una donna dovrebbe muoversi tra gli scaffali di un supermercato per essere impeccabile e piacente agli occhi di un uomo. Un tutorial definito da molti “medievale” ma forse anche paradossale, perché a ridosso del 25 Novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. 

Detto Fatto al centro della polemica:

Il tutto è iniziato con alcune regole basi per riuscire ad essere disinvolte su tacchi vertiginosi. In studio, oltre alla ballerina e alla conduttrice, anche la ventunenne Roberta, in qualità di allieva. 

Dopo qualche sfilata di dimostrazione, la situazione è sfociata nel grottesco. Con uno scaffale imbandito a pochi metri, Emily Angelillo ha mostrato come camminare in modo sensuale mentre si fa la spesa, accompagnando suadentemente un carrello:

“Vado in giro per le mie corsie che diventano il mio palcoscenico”.

Una vera e propria lezione di seduzione, la quale è proseguita con suggerimenti su come allungarsi nel caso in cui ci servisse un prodotto riposto troppo in alto sullo scaffale:“porto il peso sull’avampiede inarcando la schiena, allungo il braccio e lo prendo. Se voglio dare un tocco intrigante alla situazione quando prendo il prodotto posso … op! Posso alzare un pochino il ginocchio”  ha spiegato la ballerina con tanto di piede all’insù assumendo una posa da pin-up. Infine, ciliegina sulla torta, le diritte per non essere inopportune quando si raccoglie qualcosa .

Magari sta passando proprio lui in quel momento e lo facciamo cadere accidentalmente”

ha scherzato la conduttrice, forse per velare il suo imbarazzo.

Detto Fatto

A questo punto, la Angelillo ha risposto con tanto di dimostrazione e movenze  sensuali, specificando di “non aprire le gambe” e di “alzare il sedere” .

Ma il tutorial provocante potrebbe essere una scusa per qualcosa di più profondo

“Orribile programma e spaventoso messaggio”

“Spiacevole ritorno al Medioevo”

“È uno schifo”

Ecco cosa han detto di Detto Fatto. Infatti i social pullulano di commenti pieni di sdegno e disappunto per un tutorial definito “sessista”. Le numerose polemiche hanno portato alla sospensione della trasmissione e ieri, 25 novembre. Al posto di questa è andato in onda un episodio della serie televisiva “The Coroner”.

Tuttavia si suole sempre guardare le circostanze da più sfaccettature. Se molti sono soddisfatti per la mancata messa in onda di Detto Fatto, tanti parlano di una scusa presa al volo per chiuderlo definitivamente. Nonostante le pronte scuse della conduttrice, del direttore di Rai 2 Ludovico di Meo e il severo giudizio dell’amministratore delegato Fabrizio Salini, sembrerebbe che la trasmissione fosse già in crisi da tempo. Quindi questo singolo episodio, indubbiamente spiacevole, non c’entrerebbe nulla. Ci sarebbe dunque qualcosa di più. Aleggia un malcontento politico sull’andamento della Rai e la chiara volontà di molti di rivoluzionare l’assetto organizzativo, partendo proprio dall’amministratore delegato Salini.

Il Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri ha parlato di un “peggioramento” nella struttura finanziaria e della necessità di una “riorganizzazione e rilancio della Rai”. Così come Andrea Martella, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, non molto tempo fa, si è pronunciato chiaramente sulla necessità di un cambiamento. Dice:

“La Rai ha bisogno di un sistema di governance nuovo, che nel nuovo ecosistema dell’informazione la metta in condizione di competere recuperando quell’autonomia e quell’indipendenza strutturale che rappresentano le condizioni indispensabili per garantire il pluralismo e la qualità proprie del servizio pubblico”.

Detto Fatto, tra intrighi di corte e sessismo dilangante:

Sembra quindi che il tutto, come quasi sempre accade, sia nelle mani di chi opera dai “piani alti”. Ciò non toglie due cose. Il cosiddetto tutorial è il riflesso di un’immagine retrograda e preoccupante della donna Italiana.

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