“Deane Keaton“, musa ispiratrice di diverse pellicole targate Woody Allen, oggi compie ben 75 anni; strano a dirsi, il suo volto ci ricorda quello di una giovane donna sempre pronta a dire la sua, ad intrattenere il suo pubblico. Diane Keaton si è fatta notare nel corso della sua carriera cinematografica, segnando alcune tappe decisive nella storia del cinema americano. E’ difficile non pensarla in molte commedie esilaranti, dallo humour all’inglese e nelle più recenti che raccontano in modo spensierato e scansionato l’amore alla terza età. Diane non si perde mai d’animo e come altri pochi artisti della sua generazione, non smette di vivere il set.
“La vita è solo una serie di conflitti e di ostacoli: superatone uno se ne presenta subito un altro.”
La vita dell’artista originaria di Los Angels, è stata da sempre segnata da una fascinazione per il mondo dello spettacolo. Keaton infatti inizia sin dalla tenera età a frequentare corsi di recitazione presso il Santa Ana College. Forse non tutti sanno che il suo cognome è legato ad una piccola gag che all’epoca fu organizzata con la sua approvazione dal suo agente personale. Diane si fece scambiare per una parente diretta del caro Buster Keaton in persona!
Dicerie metropolitane raccontano che la giovane Diane, si fece notare il seguito ad una sua performance teatrale, per lo spettacolo “Hair” presso il Manhattan’s Neighborhood Playhouse School of the Theater.
L’incontro con il maestro del tragicomico e del sarcasmo parodico, Woody Allen
Diane Keaton incontra Woody Allen all’incirca nel 1969, durante delle lezioni di dizione. Allen all’epoca ha modo di conoscerla e decide che la giovane attrice farà parte del suo spettacolo, “Provaci ancora Sam” che nel 1972 diverrà anche un film di successo. La collaborazione porta ad un sodalizio artistico speciale, oltre che di tipo sentimentale sebbene irrequieto.
La consacrazione eterna
Nel 1972 Diane Keaton fa ufficialmente capolino nel mondo dell’industria Hollywoodiana quando il regista Francis Ford Coppola decide di commissionarle il ruolo della moglie del protagonista Michael Corleone. Stiamo ovviamente parlando di uno dei film più conosciuti nella storia del cinema statunitense insieme alle saghe dirette da Sergio Leone, Martin Scorsese e Quentin Tarantino. Diane Keaton assume per sempre un immagine che le ha portato un successo inaudito. Il suo volto all’epoca già molto maturo, dolce ma misterioso allo stesso tempo, le concede di interpretare al meglio la parte della moglie Kay Adams.
Mentre Diane si ritrova impegnata in una quindi delle saghe più imponenti del cinema, storie che attraversano tantissimi anni per la storia del grande continente, dal 1973 diviene anche l’attrice feticcio di Woody Allen. Basti ricordare solo alcune pellicole: “Io e Annie” che è un film dedica nel rapporto tra Keaton ed Allen. “Il Dormiglione“, “Interiors“, “Radio Days“, “Misterioso omicidio a Manhattan” ma soprattutto il poetico bianco e nero di “Manhattan“, film quest’ultimo, forse trai più espressivi e intensi a cui prese parte Diane Keaton.
Una nuova avventura al cinema e in privato
Diane è stata sicuramente un icona del mondo del cinema al femminile. Anche le sue storie d’amore testimoniano una personalità contro corrente e indipendente, caratterizzata da un carattere deciso e mai troppo titubante. Dopo infatti il suo rapporto fuori e sul set con Allen, Diane diviene la compagna di Warren Beatty. Nel film da quest’ultimo diretto, interpreta uno dei ruoli più difficili nella sua carriera. Stiamo parlando di “Reds“, film diretto e scritto oltre che co-prodotto da Beatty nel 1981.
La pellicola era basata sulla vita del giornalista comunista americano John Reed, che aveva scritto il celebre “I dieci giorni che sconvolsero il mondo” parlando della Rivoluzione D’ottobre. Diane Keaton interpreta il volto della giornalista Louise Bryant.
Scrittrice nota per i suoi saggi di impronta marxista, anarchici e radical femminista, oltre che moglie di John Reed.
Successivamente Keaton non si ferma e consacra il suo talento artistico recitando anche in pellicole drammatiche come “La stanza di Marvin“, “Tutto può succedere-Something’s Gotta Give” con Jack Nicholson nei panni di Harry Sanborn.
Non tutti ricordano la terza relazione, scoop mediatico della storia? siamo certi che la ricordate bene e come. Diane Keaton dopo l’interruzione del suo rapporto con Warren Beatty inizia una relazione proprio con lo stallone Al Pacino. La storia con Michael Corleone termina però dopo l’ultimo capitolo della saga Coppola de “Il Padrino”, nel 1991.
Diane non si è fermata qui, ha dato prova di sè mettendosi anche dietro la macchina da presa con le pellicole: “Paradiso“, “Fiore Selvaggio“, “Eroi di tutti i giorni“, “Mother’s Helper” e “Avviso di chiamata“. Lavora inoltre come regista anche nella lavorazione di video clip musicali; è il caso di Belinda Carlisle che si fa commissionare il video clip per la sua hit “Heaven is a place on earth“.
Prendere o lasciare
Diane è una donna a cui guardare sempre. In cerca di ispirazioni continue e ruoli decisivi, per un carattere che difficilmente si accontenta di dare il massimo. Non solo bravura però, ma anche bellezza, di quella che non si dimentica e soprattutto che non si lascia vendere dal tempo di mode avverse che stravolgono i volti delle dive da red carpet. Diane è così, prendere o lasciare.
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Silvia Pompi