Diciotto anni senza Ray Charles, genio e sregolatezza del pioniere del soul

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Di Andrea Pastore

Ray Charles è stato senza alcun dubbio uno dei più importanti artisti del panorama musicale mondiale. Ci ha lasciato il 10 Giugno 2004, donandoci perle del soul che tutt’oggi sono pietre miliari del genere. Una vita, la sua, piena di eventi emblematici.

Ray Charles, il genio non vedente dalla Georgia al mondo intero

Ray Charles nacque ad Albany ma si trasferì ancora in fasce con la famiglia a Greenville, nello stato della Georgia. La sua vita fu subito in salita, a cinque anni assistette alla morte del fratello, annegato in una tinozza. Perse l’uso della vista a sei per via di un glaucoma. Ciò non bloccò il suo straordinario talento per la musica, che inizio a svilupparsi già a scuola nel periodo dal 1937 al 1945.

Dopo la morte della mamma, si trasferì prima a Jacksonville da un’amica di famiglia, e successivamente a Seattle. Proprio a Seattle registrò i primi singoli e firmò il primo importante contratto con l’Atlantic Records. Sfoderò proprio in quel periodo I got a woman, brano che cambiò l’esistenza del genio statunitense. Seguì Georgia on my mind, cover di una canzone del 1930, che lo proiettò a vincere ben tredici Grammy

Seguirono numerosi altri successi che portarono Ray Charles a diventare il nome di punta della musica soul. Ma come in tutte le favole arrivarono i momenti bui. Gli anni sessanta furono per Ray, ormai al culmine della maturità artistica, quelli in cui iniziò a fare uso costante d’eroina. Divenutone fortemente dipendente , nel 1965 venne arrestato per possesso di quest’ultima. I risultati musicali iniziarono ad alternarsi tra grandi successi e flop bocciati dalla critica.

Superato questo momento ebbe una rinascita dalla fine degli anni 70 , continuando a produrre con regolarità brani di ottimo livello ed esibendosi fino al 2004, anno della sua scomparsa.

La vita privata di Ray Charles fu movimentata come quella artistica, essendo stato sposato due volte ed avendo avuto la bellezza di dodici figli da ben sette diverse donne. La sua esistenza, così piena di eventi, ispirò il film Ray, storia biografica interpretata da Jamie Fox. Un genio, il suo, che ha rivoluzionato la concezione di soul e R&B, ed i suoi brani non accennano ad invecchiare

Andrea Pastore