La contemporaneità del lusso è uno dei simboli principali della sua crescita strutturale. Questo rappresenta un mutamento, non solo per i brand del luxury, ma anche per il suo pubblico che si vede a rapportarsi con il prodotto secondo nuove pratiche. Tra queste vi sono i social media e l’uso dei post, i quali raggiungono sempre più consumatori, informandoli sulle collezioni e più specificamente sui capi che ne sono parte.
Digital Luxury: condividere la storia del brand
I brand stanno lavorando a crescere in termini di immagine. Questo obiettivo lo stanno raggiungendo grazie al digitale che rappresenta il 42per cento del guadagno generale del luxury. Dietro a questo raggiungimento vi sono studi di digital growing che sono cominciati già dal 2012 con l’arrivo delle prime piattaforme online. L’online è così sempre protagonista della narrazione temporale.
Il prodotto online
Il tempo del lusso sta mutando, in una nuova cornice digital che si accompagna ad un mutamento del consumatore finale. Il post social serve al brand per raggiungere continuamente il suo pubblico, mantenendo attivo il contatto con questo. A tal riguardo il responsabile della crescita del prodotto in Gucci dice:
‘’si sta innovando il linguaggio dei brand e con questo quello del lusso. Si parla servendosi di immagini. Queste vengono distribuite sulle principali piattaforme social, responsabili della distribuzione del prodotto agli occhi del consumatore. Il digitale è il principio di una possibile riscoperta del linguaggio del prodotto’’
ribadendo le innovazioni strutturali che si stanno vedendo ora. Innovazioni che contribuiscono a formare un nuovo corpo del luxury.
Il contatto con il pubblico
La storia del lusso mostra quanto il prodotto sia diverso e quanto serva riscoprire il contatto brand-consumer. Il consumer acquisisce nuove informazioni proprio dal digitale, e per permettere il continuo di questo rapporto serve che il lusso sia sempre più attivo online. Un’attività che usa la connessione per consolidarsi con il pubblico. E se l’online è il nuovo scenario, il lusso deve investire su un nuovo spazio di contatto diretto.
Luca Cioffi
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