Dior Cruise 2025: Maria Grazia Chiuri presenta la nuova collezione in Scozia

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Di Marianna Soru

Una passerella chilometrica e ben 89 uscite per una delle sfilate più attese dell’anno. Per la Dior Cruise 2025 la location era tutto un programma: Maria Grazia Chiuri e tutto il team si sono mossi in Scozia per realizzare il fashion show più importante dell’anno per tutte le maisons. Un tono a dir poco solenne, compreso il saluto finale della direttrice creativa, che rappresenta il brand e ha portato una collezione unica nel suo genere, ma in perfetto stile Dior. Ma cosa ha caratterizzato questa collezione? Manco a dirlo, il tartan: uno dei pochi tessuti che resiste alle mode. E dove poteva avere location migliore, se non proprio in Scozia?

Dior Cruise 2025, la sfilata

La collezione era a dir poco imponente, stando ai primi commenti: le 89 uscite avevano, o erano in qualche modo collegate, ai riferimenti sulla storia della Scozia e sulla sua identità. Senza dimenticare l’identità del brand stesso, che si è invece mostrato nelle silhouette e nei modelli degli abiti. Via libera dunque a corsetti, shorts, minidress. Che si uniscono al tartan, che è squisitamente scozzese: con un mood un po’ punk la collezione ha un che di molto innovativo e originale. Originale però non è, alla fine, la location. Questo perché lo stesso Christian già nel 1995 aveva presentato la sua collezione proprio in Scozia. Così, Maria Grazia Chiuri ha lavorato sull’introspezione e ha riportato indietro di qualche anno il brand, quasi a volerne riscoprire le origini (un po’ come ha fatto Gucci alla scorsa Fashion Week).

Nel parterre dello show poi non potevano mancare i fedelissimi della maison, a partire da Beatrice Borromeo, storica amica. Per proseguire con Anya Taylor Joy, Jennifer Lawrence, e tantissime celebs e e-girl. Una passerella al femminile dunque, che non prescinde assolutamente dal tema. Tema che ha voluto ripercorrere anche la storia di Maria Stuarda, icona del Paese e simbolo di lotta e potere femminile. Regina che, proprio grazie ad ago e filo, è riuscita a ricamare i suoi 19 anni di prigionia inglese, grazie ad elementi araldici, l’unicorno e il cardo, simboli della Scozia.

Marianna Soru

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