Voglio aprire il mese di settembre inaugurando una nuova rubrica dedicata ai live action e ai film Disney in generale: Disney-vibes.
La rubrica sarà molto scialla, con qualche recensione, qualche presa in giro, qualche nonsense. Per cui, nessun dramma.
Ad ogni modo, ciancio alle bande: ciò che sto per mostrarvi, è l’esatta immagine del mio contenuto cerebrale durante la visione del live action Maleficent:
La prima cosa che mi venne in mente fu la canzone “Sottosopra” de “Il gobbo di Notre Dame”.
Il live action inizia con l’immancabile: “C’era una volta…” e dopo ti aspetteresti: “…un re e una regina buoni…”, invece “…una bambina buona di nome Malefica“.
E già qui si raggiungono apici di nonsense mai visti, con l’apparizione di una Malefica imberbe, con gli occhi del gatto di Shrek quando vuole intenerirlo ma, paradossalmente, con due enormi corna da satanasso.
Il preview mostra la dolce e ingenua bambina che gioca con il futuro re Stefano, del quale poi, una volta cresciuta, s’innamora. Ma, ahimè, tragica sorte vuole che il bel giovine non ricambi i sentimenti della fanciulla e, addirittura, trami contro di lei per diventare re. Ed ecco che qui si scatena la furia omicida di Malefica. E qui è da capire.
Chi di noi, almeno una volta nella vita, non è stato regalmente (o meno) rifiutato, per non dire FRIENDZONATO (ancora peggio), facendo nascere in noi istinti da stalker?
Se poi ci si aggiunge che il bastardo le strappa pure le ali per ascendere al trono, il MAI ‘NA GIOIA raggiunge livelli di epicità mai visti.
La storia, fino ad un certo punto, la sappiamo: lei s’incavola, maledice la figlia di Stefano, Aurora, la quale si punge, però poi arriva un principe strafigo che la bacia e… ALT!
Succede qualcosa d’inaspettato. Le tre fatine buone che dovrebbero aiutare la principessa, sono delle complete impiastre, così la paziente strega, è costretta a stalkerare Aurora per rimediare ai loro casini.
Ed ecco che con gli anni, la perfida strega Malefica, che in origine era buona, si affeziona ad Aurora ridiventando una malefica buona.
Lo storico principe Filippo è ridotto ad una volgare comparsa, blanda cottarella della principessa che non avrà alcun ruolo nel film se non quello di palesare la sua inutile presenza.
Alla fine, dopo che la principessa cadrà nel sonno, sarà l’amore dell’ex perfida, riconvertita buona Malefica a svegliarla con il bacio del vero amore.
Un amore casto, pulito, inaspettato. Un affetto, inevitabile, nato piano piano e inconsapevolmente nel suo cuore.
Così, ecco che esce fuori il senso di tutto questo stravolgimento: in un mondo in cui ormai la donna è emancipata, forte, indipendente, lo stereotipo della principessa lessa,
in perpetua aspettazione del principe in groppa al cavallo bianco, è ormai superato.
La donna si salva da sola e, quando non può, viene salvata da un’altra donna.
Il messaggio del film è chiaro anche sotto un altro punto di vista: non sempre il VERO amore è quello fra uomo e donna. È anche l’amore fra due sorelle, un genitore e un figlio, due amiche.
I più tradizionalisti e conservatori non avranno apprezzato il film; i più aperti invece avranno gradito questa rivisitazione di una favola che oggi viene riscritta per adattarla ai tempi moderni.
Ma che dire del sequel? Elle Fanning (che interpreta Aurora) ha di recente postato una foto sul suo account Instagram, annunciando la fine delle riprese con questa frase: “Metto Aurora a dormire, per adesso, ma si sveglierà nel 2020” :
L’annuncio è stato dato anche dal regista Joachim Rønning. «Riprese concluse per Maleficent 2, e che giro di giostra è stato!», ha scritto online, pubblicando una foto di cast e troupe riuniti ai Pinewood Studios, «così vicino, eppure così lontano da Heathrow».
Tuttavia, non sono trapelate molte informazioni circa lo svolgimento della trama in sé. Il regista ha deciso di mantenere il segreto più assoluto.
Sappiamo che la storia riprenderà dal punto in cui si è interrotta: Malefica è diventata un’eroina, buona, fragile e continuerà su questa strada. Ma, del principe Filippo, non dovrebbe esserci l’ombra.
Capisco il women power, però almeno un manzo per rifarci gli occhi potevate mettercelo!
La trama esplorerà un rapporto tutto al femminile, completamente estraneo alla fiaba originale e al cartone del 1959. Sarà presente anche l’attrice Michelle Pfeiffer, anche se non si conosce ancora il suo personaggio.
Ed ecco che l’arcano dilemma si ripropone: questo sequel, sarà all’altezza del primo film? Riuscirà a far cambiare idea ai più conservatori o si attirerà il malcontento anche di quelli cui era piaciuto il primo?
Bisogna avere pazienza. L’uscita del film è prevista per il 29 maggio 2020.
EMANUELA DI ROSA