L’età media in cui i giovani italiani lasciano la casa dei genitori è di 29 anni, un dato sconfortante, che rappresenta una seria sconfitta per il nostro paese.
Premettendo che rispetto lo scorso decennio l’età media è scesa dai 30 ai 29, (grandi passi in avanti), la situazione del “Bel paese” rimane comunque allarmante.
“Bamboccioni” questa l’appellativo dato ai giovani italiani che non riescono a rendersi indipendenti, ma i dati parlano chiaro: non sono i giovani ad essere bamboccioni è il sistema che è fallimentare.
Nell’ineccepibile (o quasi) Svezia, l’età media in cui i giovani vanno a vivere da soli è di 19 anni, direttamente proporzionabile al tasso di occupazione giovanile, che sfiora il 70%.
In Italia al contrario, abbiamo il più alto tasso di giovani tra i 24 e 34 anni che non studiano e non lavorano, rallentando così il processo di emancipazione.
Stage gratuiti, lavori malpagati, situazioni di vero e proprio sfruttamento che rendono la gioventù una condanna. La discriminazione da parte degli adulti nei confronti degli under 35, perché sì in Italia sei considerato “molto giovane” fino a quell’età, rappresenta un punto di non ritorno che oltre a creare disagi sociali, crea una società inadatta, vecchia ed inabile.
Ma i Millenials si stanno ribellando.
Nei primi sei mesi del 2022 abbiamo assistito al fenomeno delle Great Resignation, ossia dimissioni volontarie di massa, di cui il 76% dei lavoratori era rappresentato da persone tra i 25 e 40 anni.
Le cause principali?
Ricerca di un luogo di lavoro che preservi il benessere psicofisico e che eviti situazioni di burn-out, paghe misere e desiderio di preservare il work-life balance. Tematiche fondamentali per la vita dell’individuo che negli ultimi anni hanno ottenuto la loro dignità anche grazie ad una maggiore attenzione al tema della salute mentale.
Insomma, ci stiamo ribellando e penso che quest’ onda di ribellione, sia l’unica risposta a chi vuole approfittarsi della nostra giovinezza, rubandoci la nostra vita e le nostre speranze.
Cambiare questo paese è un atto di coraggio necessario.