Djokovic stabilisce il record di 311 settimane da N.1. Può arrivare a 400?

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Di Redazione Metropolitan

Lo scorso lunedì Novak Djokovic aveva eguagliato il record di settimane complessive in vetta alla classifica mondiale di Roger Federer. 310 settimane che però, già allora, si sapeva sarebbero diventate 311, in virtù di un distacco troppo ampio tra la leggenda serba e Rafa Nadal. Nole a maggio compirà 34 anni, ma è ancora in una condizione fisica eccellente. Può ambire alla soglia di 400 settimane da numero 1?

Con Djokovic un record tira l’altro

Era il 4 luglio 2011 quando Novak Djokovic raggiunse per la prima volta la vetta del ranking mondiale, battendo Jo-Wilfred Tsonga in una semifinale che l’avrebbe proiettato in finale e poi al primo titolo ai Championships. Fu proprio quell’anno straordinario, conclusosi per Nole con la vittoria di 10 titoli (tra cui 3 Major), che funse da presagio per quello che sarebbe stato il dominio del serbo negli anni successivi e la sua presenza fissa in cima alla classifica. Le 310 settime cui Federer arrivò nel giugno del 2018 poterono sembrare difficili da superare per un Djokovic che aveva alle spalle 223 settimane da n.1 e un brutto 2017 che ad alcuni era parso essere l’inizio di una parabola calante. Alla fine di quell’anno il serbo però si riprese il podio più alto e lo cedette a Nadal solamente per 13 settimane fino al febbraio 2020.

Con il dominio dello scorso anno il raggiungimento del record di 310 settimane di Federer era nell’aria già da mesi. Poi con l’eliminazione di Rafa da Melbourne quest’anno, la matematica è stata dalla parte di Djoker. Dopo quella partita era certo che l’8 marzo Djokovic avrebbe superato Federer e avrebbe stabilito un nuovo record di settimane complessive da numero uno del mondo. Una striscia che, dato lo stato di grazia di Djokovic in questo periodo, potrebbe allungarsi a dismisura. Se infatti attualmente è praticamente impossibile che il serbo riesca a battere il record di settimane consecutive di Federer (237), potrebbe non essere altrettanto impensabile il raggiungimento della quota monstre di 400 settimane complessive.

Certo, Nole non dovrebbe subire infortuni e dovrebbe mantenere un ottimo stato di forma per restare competitivo (e a quasi 34 non è certo una cosa semplice), ma la sua determinazione e la maniacale cura del corpo potrebbero portarlo a questo traguardo. Un discorso che potrebbe trovare un parallelismo – data la natura dei due campioni – in quello che riguarda Lebron James e il suo possibile superamento del record assoluto di punti della storia dell’NBA detenuto da Kareem Abdul-Jabbar. Le 400 settimane di Nole e i 40000 punti di Lebron. Numeri che fanno venire le vertigini ma che potrebbero non essere quelle vette insormontabili che sembrano.

ENRICO RUGGERI