Domenico Mario Assunto Dolce è nato il 13 Agosto del 1958 a Polizzi Generosa, piccola cittadina in provincia di Palermo. Meglio conosciuto come Domenico Dolce, è lui l’altra metà di Dolce&Gabbana. Nel 1981 infatti, insieme a Stefano Gabbana allora suo compagno di vita, avvia uno studio di consulenza artistica. Studio dal quale partirà quella che è una delle case di moda ancora più famose e floride al mondo. Domenico Dolce è uno degli uomini più ricchi e talentuosi d’Italia. Amato anche per il suo carattere mite, dolce potremmo dire, la sua umiltà e generosità, e quel suo senso del rispetto esteso a tutto. Alla tradizione così come all’innovazione, alla sua terra e a quella che l’ha accolto, al suo paese, al lavoro tutto, alla gente tutta, e a Stefano, suo compagno per 20 anni, e ancora adesso parte indissolubile della sua vita e dei suoi affetti.
La Sicilia, l’educazione, la formazione
Nella famiglia Dolce lavorare è la prima regola. Domenico inizia il suo lavoro già da bambino nella sartoria del padre e nel negozio della madre. A sei anni cuce il suo primo pantalone. “Non vedevo altro che spilli, forbici, tessuti; tagliavo e cucivo, mi bruciavo le mani col ferro da stiro,mi impunturavo le dite con gli aghi”, racconta. Il padre che lui descrive come un uomo taciturno, è il primo a capire le sue inclinazioni e il suo talento. Lo fa relazionare con rappresentanti e fornitori, gli fa scegliere le stoffe, gli permette di sbagliare e di imparare. La famiglia lo fa studiare in collegio a Palermo prima, e al liceo scientifico dopo. Domenico Dolce è convinto di voler fare l’architetto, finche’ non scopre, nella sartoria del padre, quelle riviste che lo faranno innamorare della moda, e che lo porteranno a iscriversi nel 1978 alla scuola per stilisti di Milano.
Da allora lo stilista ha girato, visto, e conquistato il mondo, conservando quella memoria e quelle radici alle quali è rimasto saldamente ancorato, e che continuano ad ispirare la sua opera. È il cerchio che si chiude, dice lo stiliste, che afferma di sentirsi in pace solo in sartoria, come da bambino.
Domenico Dolce e Stefano Gabbana
Quello con Stefano Gabbana è un sodalizio che dura ormai da quasi quarant’anni. Sodalizio che li ha visti compagni d’amore per vent’anni e che li vede adesso compagni di vita artistica e affettiva, legati da un rispetto raro quanto forte, indissolubile. Stefano Gabbana, afferma Domenico Dolce, era la sua metà perfetta anche per il fatto di amare la Sicilia ancor più di lui, se mai fosse possibile. È stato proprio Stefano a capire quale fosse il loro dna comune e la strada da intraprendere. “Abbiamo iniziato con zero lire in tasca, uno lavava l’altro stirava”, racconta spesso. “L’amore vero, grande ,duraturo è fatto di rispetto e di complicità, e Stefano, è con me anche quando siamo separati”. Attraverso gli occhi di Stefano lui stesso ha riscoperto quelle cose della sua terra che da giovane non amava perché animato da uno spirito troppo moderno: i carretti siciliani, le ceramiche di Caltagirone, tutti temi che ritroviamo nelle loro creazioni.
Un siciliano purosangue
Sono fatto di pomodoro, di melanzane fritte, di polpettone. Così si descrive Domenico Dolce, un uomo che che tutte le volte che torna al suo paese, nella sua terra, dice sorridendo alla gente che gli chiede un selfie, che lui è uno di loro, non uno straniero. “Partire per realizzare i propri sogni è legittimo, rimanendo se stessi e mantenendo intatte le proprie radici, la propria storia”. Con la determinazione e la disciplina si rischia di diventare famosi, afferma, e di vedere realizzati i propri sogni”. Io mi sento un predestinato.
Cristina Di Maggio
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