Donatella Di Pietrantonio vince il Premio Strega Giovani 2024

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Di Redazione Metropolitan

L’Età Fragile di Donatella Di Pietrantonio conquista il Premio Strega Giovani 2024: il riconoscimento è stato assegnato da una giuria composta tra i 16 ed i 18 anni provenienti da oltre 100 scuole italiane ed estere.

L’annuncio è arrivato. nella giornata odierna durante l’evento tenutosi al Teatro Tor Bella Monaca di Roma nel primo appuntamento con il nuovo progetto realizzato dalla Fondazione Bellonci, Storie Di Periferia che mira a riportare l’attenzione sui quartieri periferici. Il nuovo libro di Donatella Di Pietrantonio ha ottenuto 138 dei 605 voti. Al secondo e terzo posto si sono classificate Antonella Lattanzi, autrice di Cose che non si raccontano (Einaudi), con 72 voti, e Chiara Valerio, autrice di Chi dice e chi tace (Sellerio), con 67 voti. I tre libri ricevono un voto valido per la designazione dei finalisti al Premio Strega.

Donatella Di Pietrantonio trionfa con L’Età Fragile al Premio Strega Giovani

Donatella Di Pietrantonio vince il Premio Strega Giovani 2024

Nel corso dell’evento, Camilla Pedraglio, Responsabile Servizio External Relations di BPER Banca, ha annunciato il Premio Strega Giovani per la migliore recensione assegnato a Federica Pitone del Liceo Scientifico Statale Zaleuco di Locri (RC), che ha ricevuto una borsa di studio offerta dalla Banca. Ecco uno stralcio della sua recensione al libro Cose che non si raccontano di Antonella Lattanzi (Einaudi).

Perché piangi leggendo questo libro, cos’ha di così speciale? Cercherò di spiegartelo. Non si tratta di uno dei tanti libri che attendono di essere letti, che ti stufa dopo poco, che non ti arriva al cuore, con un colpo secco o che a malapena ti sfiora. La storia che la narratrice racconta, la sua, è ben altro, è così forte da fuoriuscire dalle pagine, da appigliarsi alla tua sensibilità, frantumandola, senza neppure chiedere il permesso. Ad ogni capitolo il suo dolore si fa sempre più vicino, talvolta soffice, talvolta brutale. Ho immaginato di viverlo sulla mia stessa pelle, di avere anche io lo stesso destino, di non saperci convivere; è questo il potere del libro: ti contagia con la sua sofferenza, portandola dentro di te, lasciandoti il compito di accoglierla.

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