Nonostante la pressione che continua a gravare sulle strutture ospedaliere, sono diverse le buone notizie degli ultimi giorni che potrebbero farci tirare un sospiro di sollievo. La curva epidemiologica si sta abbassando e pare che il picco di diffusione della variante Omicron sia stato raggiunto, perlomeno in Italia. Ma questi non sono gli unici segnali positivi ed incoraggianti che riaccendono un barlume di speranza nel buio totale e caotico della pandemia. Stando a quanto rivela un report del Centro Nazionale Trapianti, infatti, i livelli di donazioni di organi (e per l’appunto trapianti) sono tornati a crescere, in maniera quasi equiparabile a quella dell’era pre-Covid.
Le stime delle donazioni e dei trapianti del 2021
Le norme igienico-comportamentali e l’utilizzo dei dispositivi di protezione hanno senza ombra di dubbio aumentato le distanze fisiche tra le persone. Quello che non sono riuscite a spegnere, però, è lo spirito di solidarietà e unione che contribuisce a fare del mondo un posto migliore. E lo dimostra il numero sempre più crescente di dichiarazioni di volontà con consenso alle donazioni di organi, tessuti e cellule staminali. Basti pensare che la percentuali di “Sì” (circa il 68,8%) registrata nel corso del 2021 è la più alta mai vista nell’arco di un intero anno. E lo stesso si potrebbe dire per la somma totale di domande pervenute, pari a 11.960.876. Insomma, se all’inizio del 2020 si era verificata una battuta d’arresto, oggi la ripresa (in questo contesto, naturalmente) procede a gonfie vele. Difatti, ciò ha permesso di effettuare persino operazioni e trapianti in modo decisamente più consistente.
Si tratta di un fenomeno che ha investito l’intera nazione, sebbene ci siano alcuni territori che si sono distinti maggiormente rispetto ad altri. Ad esempio, ai primi posti troviamo regioni come la Valle d’Aosta, la Toscana e l’Emilia Romagna. Seguite a ruota da Basilicata, Abruzzo, Puglia e Sicilia, dove il bilancio risulta essere più che positivo. Per non parlare del Veneto, in cui si è verificata una netta diminuzione dei “No” alle richieste di prelievo. Per quel che riguarda più nello specifico gli interventi, invece, ne sono stati portati a termine con successo ben 341 in più rispetto al 2020 e hanno interessato principalmente il trapianto di fegato, pancreas e reni.
Insomma, risultati eccezionali che testimoniano come la cosiddetta “cultura della donazione” si stia radicando sempre di più nel nostro Paese.
Scritto da Diego Lanuto.
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