La risposta di Mario Draghi al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è chiara: “Prima di tutto parliamo di un Paese, l’Italia, dove c’è libertà di espressione. L’Italia permette di esprimere le proprie opinioni liberamente, anche quando sono palesemente false, aberranti. Il mio giudizio quindi è questo: quello che ha detto Lavrov è aberrante”.
Draghi conferma: “Saranno inviate nuove armi a Kiev”
Draghi spiega che l’Italia continuerà a sostenere Kiev con l’invio di nuove armi “La posizione italiana sulla politica estera, la guerra in Ucraina e la lealtà agli alleati non è in discussione, grazie alla politica fatta da questo governo e all’impegno preso al momento”.
L’incontro con Joe Biden
Martedì 10 maggio Draghi incontrerà alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden per discutere dei prossimi passi per quanto riguarda il piano di sostegno all’Ucraina e della posizione dell’Italia. “Noi cerchiamo la pace, l’ho detto più volte e la nostra appartenenza alla sicurezza atlantica è scontata e non cambia, nessuno di noi vuole la guerra o un escalation. Questo lo dirò certamente a Biden. Ma nessuno di noi vuole abbandonare l’Ucraina, ho detto più volte che avremo la pace solo se l’Ucraina riesce a difendersi, altrimenti avremo un’occupazione, la sottomissione di un Paese sovrano, una schiavitù. Non credo sia quello che vuole nessuno in Italia”.
Cosa ne pensa l’Europa del pagamento in rubli del gas russo?
Mario Draghi spiega quanto sia “necessario che la Commissione europea esprima un parere legale chiaro sul pagamento in rubli, l’unico modo per tenerci tutti uniti, se non c’è chiarezza o linea di condotta ogni paese farà come crede – e aggiunge – Io ho detto che per me si tratta di una violazione contrattuale. Per questo sto aspettando con ansia la posizione della commissione, che darebbe sostegno a una mia posizione personale, per altro condivisa da altri”.
Lara Luciano