“Drive My Car”, il film giapponese è la Miglior Sceneggiatura del Festival di Cannes

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Di Marta Millauro

Il cinema d’oltre oceano conquista la Croisette francese, aggiudicandosi il premio per la Miglior Sceneggiatura. Il regista giapponese Ryusuke Hamaguchi trionfa alla 74esima edizione del Festival di Cannes con il suo film “Drive My Car”, capolavoro assoluto che molti avrebbero voluto vincitore della Palma d’oro.

Hamaguchi, reduce dall’Orso d’argento all’ultima Berlinale con “Wheel of Fortune Fantasy”, si riconferma un artista raffinato, in grado di raccontare attraverso le sue immagini storie intime e complesse. “Drive my Car” è tratto dal romanzo “Uomini senza donne”, racconto di Murakami Haruki che esplora la sofferenza interiore dei suoi personaggi, costretti a convivere con il dolore a seguito di un lutto. Il mondo di questi uomini gira intorno a quello del teatro, dimensione che si rivelerà ancora una volta catartica e fondamentale per la loro esistenza.

“Drive My Car” - Photo Credits: Taxidrivers.it
“Drive My Car” – Photo Credits: Taxidrivers.it

Sinossi di “Drive my car”

Yûsuke Kafuku, un attore e regista che ha da poco perso la moglie per un’emorragia cerebrale, accetta di trasferirsi a Hiroshima per gestire un laboratorio teatrale. Qui, insieme a una compagnia di attori e attrici che parlano ciascuno la propria lingua (giapponese, cinese, filippino, anche il linguaggio dei segni), lavora all’allestimento dello Zio Vanja di Cechov. Abituato a memorizzare il testo durante lunghi viaggi in auto, Kafuku è costretto a condividere l’abitacolo con una giovane autista: inizialmente riluttante, poco alla volta entra in relazione con la ragazza e, tra confessioni e rielaborazione dei traumi (nel suo passato c’è anche la morte della figlia), troverà un modo nuovo di considerare sé stesso, il proprio lavoro e il mondo che lo circonda.

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