Erika Lucchesi muore nella discoteca Mind Club di Sivigliano (Vinci), probabilmente in seguito all’assunzione di alcol e droghe

Va in bagno e da lì non torna più. Così finisce la storia di Erika Lucchesi, una storia di soli 19 anni.

Inutili i soccorsi del 118, che hanno trovato la ragazza morta a seguito dell’assunzione di un mix di droghe. Inutile anche tentare di tranquillizzare la madre di Erika, che accusa un malore appena giunge sul posto.

Droghe da discoteca, una piaga difficile da combattere.

Una piaga per cui il locale Mind Club già nel novembre del 2018 era stato chiuso, dopo episodi accertati di spaccio e somministrazione di alcol ai minorenni.

In seguito a tali eventi, la licenza era stata sospesa per alcuni giorni.

Al Mind Club, sabato notte, si festeggiava la serata di riapertura in onore del Jaiss, luogo di culto della musica techno a livello italiano negli anni ’80 e ’90. Alle 4:13 Erika va in bagno e accusa un malore. Alle 4.15 la chiamata al pronto soccorso, vana.

Il locale è stato posto sotto sequestro dai carabinieri. Sul luogo giunge anche il magistrato Fabio Di Vizio della procura della Repubblica di Firenze.

In base a quanto ricostruito dalle testimonianze dei compagni di Erika, il malore sarebbe stato dovuto all’assunzione di droghe sintetiche, probabilmente accompagnate da alcol.

Si tenta ora di capire chi abbia venduto la droga alla ragazza.

E’ diventato troppo facile procurarsi le cosiddette “droghe sintetiche” in discoteca. Il motivo è intuibile: assenza di controlli.

Mancano i controlli all’entrata, per evitare l’ingresso degli spacciatori; e mancano i controlli all’uscita, per bloccare i colpevoli di tutti i ragazzini morti o ricoverati. Perché a 19 anni non è giusto morire, e forse non te ne rendi nemmeno conto.

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