Nata a Siena ma cresciuta a Cuba per il lavoro diplomatico del padre, Drusilla Foer è uno dei personaggi ultimamente più chiacchierati: è infatti la prima co-conduttrice en travesti a calcare il palco dell’Ariston. Sotto gli abiti di alta classe, infatti, si cela Gianluca Gori, attore e fotografo che negli anni ha creato e plasmato il suo alter ego femminile.
Di sé Drusilla dice che il proprio nome deriva da quello di un battello, mentre il cognome Foer è del marito Hervé Foer, un belga discendente della famiglia Dufur, che l’ha lasciata vedova. Dopo aver viaggiato per il mondo in lungo e in largo e aver conosciuto star della musica, del cinema e della moda (grazie anche al Second Hand Dru, negozio di articoli di abbigliamento vintage aperto a New York), ora si è stabilita a Firenze, dove risiede con la domestica Ornella.
Non ha figli ma ha due nipoti a cui è molto legata, Ginevra e Giacomo. Quest’ultimo fa il tatuatore, e con lui Drusilla Foer condivide la passione per l’arte.
Nonostante sia nata in una famiglia privilegiata, è cresciuta con valori antiborghesi, di cui parla nell’autobiografia Tu non conosci la vergogna. La mia vita eleganzissima, in cui ricorda con affetto anche la nonna, persona all’avanguardia per i tempi e che le ha insegnato a essere spregiudicata.
Ha recitato nel film di Ferzan Ozpetek Magnifica presenza, ma il suo sogno è quello di recitare in un film di Paolo Virzì.
Del suo alter ego Drusilla Foer, Gianluca Gori parla in questi termini in un’intervista al Tirreno:
Quando ho scoperto un personaggio così chiaro, così libero, ho pensato che tutti dovessero conoscerla e ho spinto la signora a farsi più visibile. Ammetto che vorrei essere come lei.
Chiara Cozzi
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