Lo squadrone Mercedes in palla fin dalle prime battute ottiene un poker in gara1 mentre masticano amaro Edo Mortara e Daniel Juncadella.
Alla partenza Gary Paffett è scattato subito davanti mantenendo la prima posizione e tirandosi dietro tutto il gruppo mentre nelle retrovie Robin Frijns è riuscito a conquistare svariate posizioni. Al termine del primo giro Duval, Green e Edo Mortara si sono fermati per il pit stop obbligatorio cercando di conquistare posizioni in pista. Ma la Mercedes di Edo Mortara non aveva passo e al pit stop di quelli davanti non è riuscito a conquistare posizioni.
La natura del tracciato di Zandvoort ha sicuramente penalizzato lo spettacolo, con pochi sorpassi visti in pista e molti di più ai box. Tra questi ultimi è da segnalare quello compiuto da Di Resta ai danni di Wehrlein. Il pilota tedesco della Mercedes è stato penalizzato da un pit stop lungo e si è giocato il podio dopo la buona qualifica.
Al giro 20 la gara è stata neutralizzata quando Nico Muller, a seguito di una foratura, è finito a muro violentemente. Per questo motivo è stato necessario chiamare in pista la safety car per consentire ai commissari di rimuovere l’auto. Questo ha penalizzato Rast che fino a quel momento si trovava in testa ma era l’unico a non aver fatto il cambio gomme. Così è stato costretto a fermarsi all’ultimo giro, gettando la possibilità di ottenere punti.
Alla ripartenza, avvenuta al giro 26 Auer non ha avuto pietà nell’infilare Pascal Wehrlein per salire così sul terzo gradino del podio mentre alle loro spalle si è piazzato Robin Frijns. I piloti BMW Glock e Witmmann vedono così scappare in classifica Gary Paffett e Paul di Resta mentre Edo Mortara, fuori dalla top ten, adesso è 5°in classifica a 34 punti di distacco.
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