I grandi e assoluti dominatori di questo 2022 nel mondo delle due ruote. Nessuno esagera, questa è davvero la più fredda delle cronache a nostra disposizione: la Ducati ha giocato ad “asso pigliatutto” vincendo in MotoGP e Superbike. I festeggiamenti per l’incredibile filotto di successi è meritato e sacrosanto, ma Luigi Dall’Igna tra una gioia e l’altra già pianifica il prossimo futuro parlando di un team che non ha ancora sfoderato, secondo lui, il massimo che ha a disposizione.
Il monito di Luigi Dall’Igna a Ducati: “Non siamo al nostro massimo”
La vittoria è stata totale e su tutta la linea. MotoGP e Superbike si sono inchinate alla Nuvola Rossa partita da Borgo Panigale: Francesco Bagnaia e Alvaro Bautista sono saliti in cima alla classifica piloti, mentre in SBK è arrivato anche il titolo dei Costruttori. Luigi Dall’Igna però non vuole accontentarsi di un 2022 clamorosamente positivo. I festeggiamenti, giusti e meritati, non offuscano la mente dell’esperto direttore generale di Ducati che pensa già, con prepotenza, alla prossima stagione da vivere da campioni in carica delle due categorie:
“Abbiamo sempre creduto nella vittoria di Pecco. Sono passati 15 anni dal primo titoli piloti Ducati, 50 dalla doppietta italiana di Agostini-MV Agusta e inoltre è il mio primo titolo piloti MotoGP, l’unico che mancava nella mia bacheca, una gioia da condividere con la mia famiglia. Questa è la vittoria della Ducati nel suo insieme, con squadre e piloti sempre protagonisti. E non credo che abbiamo raggiunto il nostro massimo. Con otto piloti in pista possiamo continuare a fare progressi per la prossima stagione garantendo che ogni pilota possa essere competitivo come quest’anno“.
(Photo Credit: Ducati Corse Press)
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