Marcel Duchamp e il dadaismo, una partita a scacchi con l’arte

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Di Redazione Metropolitan

Oggi ricordiamo Marcel Duchamp, nato il 28 luglio 1887, che con il suo lavoro e con la sua personalità ha segnato in modo definitivo e irreversibile la trasformazione del concetto di arte nel Novecento.

Marchel Duchamp

Duchamp nasce a Blainville-Crevon, in Francia il 28 luglio 1887 da una famiglia della medio alta borghesia e cresce in un tessuto sociale di un certo spessore culturale. Si forma come artista in complesso contesto culturale artistico, su modelli come Cezanne e frequentando personaggi come Picasso. Matura quindi una consapevolezza contro la retorica. In questo senso rappresenta un punto di svolta dell’arte e della sua storia. Provocatorio, dissacrante e ironico, cambierà la prospettiva dello sguardo che da ora in poi si poserà sulle opere.

Oltre ad essere un pittore e uno scultore sarà anche un famoso giocatore di scacchi. e la sua posizione verso il mondo dell’arte si avvicina proprio ad una partita a scacchi. Una partita a scacchi con il mondo dell’arte fatto di mosse astute e di attacchi frontali ai tradizionali concetti artistici ritenuti da lui ormai obsoleti.Con diverse mosse, dalla destrutturazione della forma in movimento alla provocazione, diede scacco matto alla vecchia idea dell’arte.

Fu animatore del dadaismo e, ideando il ready-made e l’assemblaggio di oggetti, diede inizio a quel filone chiamato Arte concettualeNoi tutti, nella nostra percezione dell’arte contemporanea, siamo figli del suo sguardo che togliere all’oggetto la funzione e gli assegna una idea.

Il lavoro di Duchamp sul ready-made è un mezzo per negare che l’arte sia solo legata all’attività manuale. L’arte può e deve avere una dimensione più alta, più concettuale. Questo in polemica con l’autocompiacimento del gusto borghese e il suo interesse al valore di mercato delle opere.

L’operazione del ready-made sconvolge la tradizione estetica-artistica. L’arte è diventa qualcosa di molto diverso da quanto fino ad allora era stato. E da ora in poi l’arte diventerà una nebulosa in continua espansione.Il ready-made della Ruota di bicicletta del 1913, dove Duchamp monta al contrario una ruota di bicicletta ad uno sgabello. Due oggetti comuni  privati della loro funzione pratica accedono ad un altro mondo, quello delle idee. Quest’azione dissacrerà il processo creativo e rivelerà l’arte come manipolabile in modi fino ad allora sconosciuti.

Marcel Duchamp fontana
Duchamp Fontana 1917

Fontana 1917

Ma l’ opere più nota in assoluto di Duchamp è sicuramente la Fontana del 1917, presentata al Salone delle Arti Indipendenti a New York, sotto la falsa firma di R. Mutt. L’assurdità di presentare un orinatoio come un’opera d’arte diede scacco matto al mondo dell’arte. La scelta dell’artista trascendeva la manipolazione della materia e accedeva al mondo delle idee attraverso un oggetto di uso comune.   Circa gli orinatoi, firmati con lo pseudonimo R. Mutt, Duchamp disse:

Che il signor Mutt abbia fatto o meno la fontana con le proprie mani non ha importanza. L’ha SCELTA. Ha preso un normale articolo quotidiano, l’ha posto in modo che il suo significato utilitario scomparisse sotto il nuovo titolo e punto di vista. Ha creato una nuova idea per quell’oggetto.

Dadaismo

L’animarsi delle teorie del dadaismo coincide con l’arrivo a New York nel giugno 1915 dei pittori francesi Marcel Duchamp e Francis Picabia. L’atmosfera cosmopolita dell’avanguardia newyorkese offrì terreno fertile all’ironia e all’impulso fantastico dada. Il Dadaismo abbandonò i tradizionali metodi artistici, pittura e scultura, in favore di nuove tecniche come il collage, il fotomontaggio e il ready-made. Il Dada ebbe origine a New York e a Zurigo  in Svizzera e si diffuse poi in tutta Europa dal 1915 al 1922 circa.

Il dadaismo europeo ebbe il suo fulcro a Zurigo che, a causa della guerra e della neutralità della Svizzera, era diventata rifugio persone provenienti da varie nazioni. A Zurigo alcuni artisti e intellettuali fondarono, all’inizio del 1916, il Cabaret Voltaire che divenne il centro del movimento Dada  e di diverse attività letterarie e artistiche. Il Dada destruttura, svuota di significato. Il significato del dadaismo è il non significato. Il liberarsi di strutture e concetti. Uno svuotare la mente, un riformattare l’arte. Il Dadaismo fu un movimento artistico caratterizzato da un forte spirito anarchico contro tutti i valori più tradizionali.