Due nuove indagate nel caso di Saman Abbas. Un mandato d’indagine europeo è stato spiccato dalla procura di Reggio Emilia su due donne residenti all’estero nel caso della 18enne di origine pachistana scomparsa ormai da 52 giorni da Novellara. E che secondo i pubblici ministeri sarebbe stata uccisa dopo aver rifiutato un matrimonio combinato in patria.
Finora gli indagati erano cinque: i genitori, lo zio e due cugini, tutti accusati di omicidio premeditato in concorso e tutti ricercati tranne Ikram Ijaz che si trova in carcere dopo essere stato arrestato in Francia il 28 maggio scorso. Le donne finite nel mirino dagli inquirenti sarebbero due zie che avrebbero fatto pressioni sul fratello 16enne di Saman intimandogli di tacere sull’accaduto. Una lo avrebbe fatto il primo maggio, poche ore dopo la scomparsa di Saman, inviando un messaggio audio da un’utenza inglese sul telefonino del minorenne. L’altra, dalla Francia, avrebbe fatto la stessa cosa, fornendogli anche istruzioni su come comportarsi.
Secondo il quotidiano nei confronti di entrambe sarebbe stato emesso un “ordine europeo di indagine”, una decisione giudiziaria emessa o convalidata da un’autorità di uno Stato membro della Ue per consentire le indagini al fine di acquisire elementi probatori. Nei giorni scorsi era emerso che gli inquirenti erano alla caccia dei complici del presunto crimine.
Per entrambe sarebbe stato emesso un “ordine europeo di indagine”, una decisione giudiziaria emessa o convalidata da un’autorità di uno Stato membro della Ue per consentire le indagini al fine di acquisire elementi probatori