All’ultimo sangue questo duello tra Max Verstappen e Lewis Hamilton. Una gara ad alta intensità, con feroci attacchi che non sembrano essersi fermati neanche dopo lo stesso GP. Tante, infatti, le polemiche dopo questa domenica di Jeddah, uno tra gli scontri più discussi della stagione. Uno scenario a dir poco insidioso, con pericolo già previsto per la particolare conformazione della pista, ma che ha sicuramente superato di molto le aspettative. Un botta e risposta tra i due contendenti al titolo iridato che è stato più intenso che mai. Un inseguimento che ha visto infine l’inglese vincitore e l’olandese secondo con ben due penalità. Forse esito di una disparità di giudizio tra i due?
Verstappen-Hamilton: per Horner c’è disparità di giudizio
Lotta efferata quella tra Verstappen e Hamilton. Un duello acceso e accanito come pochi, durato per l’intero GP, tra sportellate e tamponamenti vari. Secondo posto alla fine per l’idolo della Red Bull, appena prima in testa, che torna a casa con una penalità di 5 secondi, per aver tagliato una chicane nella feroce disputa con il rivale, e una di 10 per aver a quanto pare indotto lo stesso Hamilton al tamponamento nei suoi confronti mentre tentava di restituirgli la posizione.
Un duro affronto per la scuderia anglo-austriaca. Nonostante, infatti, le punizioni non sembrino aver avuto particolare impatto nel risultato finale della gara, la situazione non ha certo lasciato tranquilla la Red Bull. Lo stesso Christian Horner ha polemizzato nei confronti della direzione gara, presumendo appunto una disparità di giudizio tra Hamilton e Verstappen. Un eccesso di norme che ha compromesso un’osservazione coerente, secondo il team manager del gruppo, che persino rimpiange l’ex direttore di corsa Charlie Whiting, sostituito dal 2019 da Michael Masi.
“Penso che siamo troppo regolamentati – commenta Horner – ci sono regole sulla distanza di dieci lunghezze di auto, poi il giro di formazione non è un giro di formazione se c’è una ripartenza. Mi sembra che oggi allo sport manchi Charlie Whiting. Mi dispiace dirlo, ma per l’esperienza che aveva…“.
“Troppe regole” che secondo Horner avrebbero comportato una notevole disparità di giudizio tra i due piloti rivali. Da notare un Hamilton scampato anche alla penalità per l’impeding nei confronti di Nikita Mazepin venerdì alle PL3 e dall’altro lato un Verstappen che è stato invece punito ben tre volte nelle ultime due gare. Ammessa però, dal numero uno del muretto box anglo-austriaco, la difficoltà data dalla conformazione della pista:
“Per Michael e per i commissari è difficile, in particolare in questo tipo di circuito, per la quantità di detriti e di tipi di curve che ci sono. Ma è lo stesso per tutti”. Aggiunge poi: “Ovviamente quasi tutte le decisioni sono andate contro di noi, come è stato a Doha un paio di settimane fa. E poi sabato abbiamo visto un paio di episodi che erano opinabili, a dir poco”.
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Liliana Longoni
(credit-foto-Hamilton-Verstappen (Pagina Facebook ESPN F1)