La DUMA di Stato dell’Impero Russo fu un’assemblea legislativa esistente nella parte finale dell’Impero Russo ed aveva sede nel Palazzo di Tauride a San Pietroburgo. Convocata 4 volte tra il 1905 e il 1917, con il crollo dello Zarismo e la nascita dell’Unione Sovietica la Duma Imperiale cessò di esistere.

Con la cosiddetta Domenica di sangue ebbe inizio la rivoluzione russa del 1905. In agosto il primo ministro Sergej Jul’evič Vitte introdusse il concetto della Duma, tuttavia per tentare di farlo accettare allo Zar, Vitte aveva pianificato una Duma priva di reali poteri e con funzioni solo consultive.

La prima DUMA

La prima Duma fu il 27 aprile alla presenza di 566 deputati, eletti alle elezioni legislative del marzo precedente; in questa consultazione gran parte dei partiti di sinistra più radicali come il Partito Socialista Rivoluzionario attuarono un boicottaggio e non si presentarono, consentendo quindi al Partito Democratico Costituzionale di avere la maggioranza.

La seconda e terza DUMA

Anche la seconda ebbe vita breve, rimanendo in carica solo tra il 20 febbraio e il giugno 1907. Bolscevichi, Menscevichi e in generale tutti i socialisti abbandonarono l’idea del boicottaggio, scegliendo di partecipare e conquistare dei seggi.

La terza Duma fu l’unica a non essere sciolta dallo Zar e restò in carica per tutto il mandato quinquennale (1907–1912); ciò avvenne in quanto eletta in maggioranza da nobili, proprietari terrieri, industriali e uomini d’affari.

La quarta e la quinta, un fallimento totale

La quarta assemblea, dominata dai “cani sciolti” (ossia politici senza un partito specifico) di destra, rimase in carica formalmente dal 1912 al 1917, ma in pratica non operò più dal 1914 e per questo ebbe poca influenza nella vita politica del paese. La quinta, invece, non vide mai la luce.

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