Dzeko, la Roma e “la solitudine del numero nove”

Foto dell'autore

Di Andrea Mari

La Roma di Paulo Fonseca ha inanellato la terza sconfitta consecutiva in Serie A perdendo sul campo dell’Atalanta dopo esser passata in vantaggio grazie al solito Edin Dzeko. Il capitano bosniaco dei capitolini, il migliore in campo dei suoi, si è dovuto scontrare da solo con l’intera retroguardia casalinga. I compagni di squadra, purtroppo per il mister portoghese, non sono riusciti a spalleggiare il loro capocannoniere nelle sortite offensive. “La solitudine del numero nove” è una delle problematiche maggiori per questa Roma che è piombata, dal nulla, in una crisi profondissima.

Dzeko è servito poco ma, soprattutto, male dalla Roma

La storpiatura del titolo del libro scritto da Paolo Giordano potrebbe cucirsi perfettamente sul periodo poco fortunato della Roma in Serie A. Edin Dzeko contro l’Atalanta ha vissuto novanta minuti pressoché drammatici. Il numero nove non è stato assistito a dovere dai suoi compagni di squadra e molto spesso ha combattuto in solitaria con tutta la retroguardia orobica. Vincendo molte volte sui contrasti aerei. C’è un dato che sintetizza la solitudine del capitano bosniaco: l’assist per il goal, ovvero l’unico tiro in porta dei giallorossi, viene recapitato sul piede di Dzeko dal grave errore tecnico di Palomino, centrale difensivo di Gian Piero Gasperini.

La Roma di Paulo Fonseca prova a creare occasioni da goal ma, arrivata sulla trequarti, la manovra sembra ristagnare. Scelte errate, passaggi imprecisi e mancanza di lucidità hanno vanificato l’offensiva capitolina. È mancata anche la qualità nell’ultimo passaggio: Perotti e Mkhitaryan evanescenti, Pellegrini mai decisivo nel ruolo di rifinitore mentre Kluivert è apparso in ripresa nei primi quarantacinque minuti ma è naufragato nello scellerato secondo tempo.

In questa cornice, il quadro che raffigura il “Cigno di Sarajevo” in volo sembra sfiorire con tinte scure ed incrostate. La Roma segna pochissimo ed il suo principale terminale offensivo non viene servito a dovere. In queste condizioni, trovare la via della rete diventa una “Mission Impossible” per Fonseca.

Un aiuto dal calciomercato per Fonseca

La scarsa vena realizzativa di una squadra dovrebbe essere sopperita da una difesa di ferro. La Roma di Fonseca 2020 segna poco ed incassa troppi goal giocando al di sotto della sua versione ammirata prima di Natale. La crisi di Edin Dzeko e compagni è sintetizzata, praticamente, in questi tre punti. Zaniolo, prima dell’infortunio, era riuscito a segnare 4 goal, Perotti termina nel tabellino dei marcatori solo su rigore mentre il trio Under-Kluivert-Mkhitaryan ha messo a referto 9 goal. Ancora a secco, invece, Kalinic e Pastore.

Il peso dell’attacco, quindi, ricade tutto sulle larghe spalle dell’attaccante bosniaco del tecnico portoghese. Come potrebbe essere aiutato Fonseca nel prossimo calciomercato? Ai capitolini serve reperire un vice Dzeko in grado di poter incidere dalla panchina o durante i momenti di appannamento del numero nove giallorosso. Nelle prossime contrattazioni estive, Gianluca Petrachi dovrà reperire delle seconde punte/esterni d’attacco in grado di poter supportare il bosniaco in fase realizzativa. Perché il fenomeno di Sarajevo è un classe 1986 ed il prossimo anno, a maggior ragione, non potrà tirare da solo la carretta romanista…