Colpo di scena nelle elezioni in Bolivia: anche senza i risultati ufficiali la presidente interino della Bolivia, Jeaninez Añez ha già riconosciuto la vittoria del Movimiento al Socialismo (MAS). Sì, perché é talmente grande la percentuale voto a favore dell’erede di Evo Morales, Luis Arce, con oltre il 53 per cento e il secondo candidato, l’ex presidente Carlos Mesa con circa il 30 per cento, che non ci possono essere dubbi.

Il Tribunale Supremo Elettorale poche ore prima del voto, ha sospeso il «conteggio veloce» per essere «poco affidabile», quindi i risultati veri e propri arriveranno fra qualche giorno con il conteggio manuale, ma il sondaggio post voto è affidabile. «Ancora non abbiamo il risultato ufficiale, ma dai dati che ci sono il signor Arce e il signor Choquehuancha hanno vinto l’elezione. I miei complimenti ai vincitori e chiedo loro di governare pensando alla Bolivia e alla democrazia», ha scritto la presidente Agnes su Twitter.

Poco dopo che Morales dal suo esilio in Argentina si congratulava per la vittoria del MAS, Luis Arce in La Paz ha dichiarato: «Abbiamo ricuperato la democrazia in una giornata pacifica e tranquilla» e ha assicurato un processo di cambiamento senza odio e imparando dagli errori. «Governeremo per tutti i boliviani, costruiremo un governo di unità nazionale, uniremo al Paese» ha detto Arce parlando a una Bolivia spaccata dalla polarizzazione e divisa anche tra la zona andina da sempre pro MAS e la regione delle pianure e la giungla, più ricca e vicina al CC, e quindi dando speranza di ricucire il tessuto sociale. Arce ha ringraziato anche la presenza degli osservatori internazionali