Il fumettista Andrea Barion, noto con il soprannome di “Svario”, è stato trovato senza vita nella sua casa a Borsea, in provincia di Rovigo, domenica 3 novembre. Aveva 44 anni.
La notizia della sua scomparsa ha scosso la comunità locale, dove Andrea era conosciuto e apprezzato per la sua arte e il suo impegno sociale; e ha fatto presto il giro del web: “Ai tuoi occhi belli, al colore del mare, alla tua anarchia, al tuo sorriso, ai tuoi passi di danza, i fumetti, i sorrisi, a tutto quello che è stato…”, lo ricordano con affetto gli amici su Facebook. “A te, Sva, che hai lasciato per sempre il carcere del dolore quotidiano“. Sabato sera Andrea aveva trascorso la serata proprio in compagnia di amici: nulla lasciava trapelare le sue intenzioni.
Chi era Andrea “Svario” Barion
Nel 2017, insieme a Francesco Casoni, aveva pubblicato la graphic novel “Herschel & Svarion”, un racconto ironico e surreale ambientato nel Polesine. Chi lo ha conosciuto lo descrive come un attivista della pace, un amante della cucina, della musica punk e dei gatti, i suoi fedeli compagni. La sua vita era cambiata dopo l’improvvisa la perdita della madre, annegata nel Po nel 2012 e mai ritrovata. Un trauma che lo aveva segnato profondamente, ma che non gli aveva impedito di coltivare la sua creatività. Negli ultimi anni, però, aveva dovuto affrontare altre difficoltà: aveva perso il lavoro come grafico dopo la pandemia e lavorava come magazziniere per Amazon. Un cambiamento che forse aveva contribuito ad accentuare il suo malessere interiore.