È morto Andy Brehme, l’ex campione dell’Inter aveva 63 anni

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Di Redazione Metropolitan

Andy Brehme, campione del mondo con la Germania a Italia ’90 e protagonista nelle vittorie dell’Inter a fine anni ’80, è morto a 63 anni per un arresto cardiaco a Monaco di Baviera nella notte.

Arrivato all’Inter nel 1988 partecipò alla vittoria dello scudetto dei record di Giovanni Trapattoni nella stagione del 1988-89. A Milano vinse anche la Coppa Uefa del 1990-91.

Durante la sua carriera da giocatore Brehme aveva giocato per il Saarbrücken, il Kaiserslautern (dove in seguito è stato anche allenatore), il Bayern Monaco, l’Inter (dal 1988 al 1992 con la vittoria dello “scudetto dei record” del 1989) e il Real Saragozza. Nel 1990 aveva vinto il Mondiale con la Germania. Brehme lascia la compagna Susanne Schaefer e due figli adulti dal suo matrimonio con l’ex moglie Pilar.

Con l’Inter lo scudetto dei record, l’Uefa e una Supercoppa

Solo l’8 novembre scorso, per i suoi 63 anni, l’Inter gli aveva dedicato una pagina sul proprio profilo internet per celebrarlo. Andy Brehme fu un pilastro per i nerazzurri tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90. Potente, instancabile e tecnicamente abilissimo, completo e moderno, capace di interpretare in maniera innovativa il ruolo del terzino sinistro, lui che di piede naturale era destro. Arrivato nel 1988, in nerazzurro Brehme ha collezionato 154 presenze, segnando 12 gol. Andy è stato uno dei protagonisti dell’Inter dei Record, con cui ha vinto oltre allo Scudetto del 1989 anche una Coppa UEFA e una Supercoppa Italiana.

Deve la sua carriera anche al padre, che lo spinse a giocare e a non mollare neanche nei momenti più duri dell’infanzia, passata nel Settore Giovanile del Barmbek-Uhlenhorst, squadra del quartiere dove era nato. È grazie a suo padre Bernd se Andy sapeva calciare con entrambi i piedi e se punizioni e cross sono diventate la sua specialità.

Nel 1981 passa al Kaiserslautern e in Bundesliga fa molto bene, nel 1984/85 riesce a segnare ben 11 gol in 33 presenze. Dopo i Mondiali 1986 la grande occasione col passaggio al Bayern Monaco dove conosce e lega con Lothar Matthaus, coi bavaresi vince il suo primo campionato e la Supercoppa di Germania. L’amarezza per la sconfitta in finale di Coppa dei Campioni, nel 1988, lo porta all’Inter, consigliato anche dal suo amico Briegel, dove ritrova Matthaus e lì inizia l’epopea in nerazzurro che avrà il suo apogeo quando arriverà anche Klinsmann: i tre tedeschi nerazzurri opposti ai 3 olandesi del Milan per duelli memorabili.

Andy Brehme con la Germania diventa campione del Mondo nel ’90

Grandi gioie anche con la nazionale tedesca: il coronamento a Italia ’90. Finale contro l’Argentina di Maradona, a pochi minuti dalla fine l’arbitro concede un dubbio rigore alla Germania. Tutti sicuri, lo batte capitan Matthäus. Invece no, perché Lothar lascia il pallone ad Andreas. “Prendi il pallone e vai a vincere questo Mondiale”, gli dice. Brehme sceglie il piede destro la mette angolatissima sulla destra di Goycoechea. La Germania Ovest è campione del Mondo.