È morto martedì  a 77 anni Paul Auster, uno dei più importanti e conosciuti scrittori statunitensi contemporanei, a causa di complicazioni dovute a un cancro ai polmoni di cui era malato da tempo. Era diventato famoso in tutto il mondo soprattutto dopo la pubblicazione della Trilogia di New York, composta da tre romanzi: Città di vetroFantasmi e La stanza chiusa, pubblicati tra il 1985 e il 1987.

Auster nacque nel 1947 a Newark, nel New Jersey, ed è considerato uno dei principali esponenti della letteratura postmoderna, insieme a scrittori come Thomas Pynchon e Don DeLillo. Dopo il liceo si iscrisse alla Columbia University di New York, dove si laureò in letteratura comparata. In quegli anni conobbe la sua prima moglie, la scrittrice Lydia Davis, e partecipò alle rivolte studentesche del 1968. Si trasferì poi a Parigi, dove lavorò per qualche anno come traduttore, prima di tornare a New York nel 1974. La Francia è uno dei paesi europei dove Auster ha riscosso maggior successo e che nel 2007 l’aveva nominato commendatore dell’Ordine delle arti e delle lettere. 

Protagonista indiscusso della letteratura statunitense contemporanea  si può collegare alla corrente del postmodernismo  assieme ai suoi amici e colleghi connazionali Thomas Pynchon e Don DeLillo. La sua scrittura, diretta e incisiva, capace di scandagliare le angosce e le nevrosi dell’uomo di oggi e descrivere le solitudini delle vite contemporanee, in un mondo inesplicabile spesso dominato dal caso.

Tra le opere più importanti ricordiamo Trilogia di New York (1987), Moon Palace (1989), La musica del caso (1990), Il libro delle illusioni (2002), Follie di Brooklyn (2005). Aveva pubblicato il suo ultimo romanzo  “Baumgartner” lo scorso anno.

Poliedrico e geniale ha detto la sua anche nel mondo del cinema. Tra le sue opere più famose Smoke, Blue in the Face e Lulu on the Bridge. Insieme a Lou Reed e Woody Allen, è oggi uno dei più famosi “cantori” della Grande Mela, creatore di un universo letterario che gira attorno alla ricerca dell’identità, del senso e del significato della propria esistenza, sia essa individuale o collettiva, storica o sociale.

Il dramma di Paul Auster

Paul Auster inizia a nutrire una forte passione per la letteratura fin da giovane. Dopo le scuole superiori, inizia a viaggiare per l’Europa, visitando l’Italia, la Spagna, Parigi e Dublino, la città di James  Joyce. Tornato negli Stati Uniti, si iscrive alla Columbia University. Nel 1966 conosce la scrittrice Lydia Davis, con la quale si sposerà il 6 ottobre 1974 e da cui avrà un figlio, Daniel. E proprio Daniel è stato protagonista di una vicenda spaventosa: il figlio del romanziere è morto nell’aprile 2022 per overdose a 44 anni; sei mesi prima era  diventato il principale sospettato, con tanto di arresto e rinvio a  processo, per la morte della figlia di dieci mesi, Ruby, trovata in  casa, a Brooklyn, in stato di incoscienza per un’overdose di fentanyl  e eroina, e morta poco dopo.