Su TikTok, una nuova tendenza chiamata “Underconsumption Core” sta guadagnando popolarità, spingendo le persone ad adottare uno stile di vita più frugale e sostenibile, concentrandosi sulla qualità piuttosto che sulla quantità.

TikTok: la rivolta silenziosa dei giovani, “Underconsumption Core” contro il consumo sfrenato

TikTok

Kara Perez, influencer ed educatrice finanziaria, ha spiegato ad AFP: “Quando ogni momento della tua vita sembra un’occasione per comprare qualcosa, e i prezzi continuano a salire, è normale che le persone si stanchino di spendere”. Questo movimento è una risposta diretta alla cultura del consumo eccessivo promossa per anni sui social media, dove la perfezione è stata spesso associata a case lussuose e un’abbondanza di prodotti.

Mentre in passato Instagram e TikTok erano dominati da immagini di eccesso e ricchezza, l’”Underconsumption Core” si concentra su stili di vita più sostenibili e sull’uso consapevole delle risorse. Questo movimento esorta le persone a riutilizzare ciò che già possiedono, rompendo con la tendenza all’acquisto compulsivo alimentata dagli algoritmi delle piattaforme sociali.

Perez stessa ha condiviso come ripropone barattoli di vetro come bicchieri, dimostrando l’importanza di ridurre gli sprechi. “Quando vedi centinaia di video su TikTok di persone che possiedono decine di oggetti inutili, è facile cadere nella trappola di voler comprare di più per sentirsi accettati”, ha aggiunto.

Molti utenti di TikTok stanno esprimendo un crescente disagio verso il consumismo eccessivo. Un video popolare dell’utente “loveofearthco” critica questa tendenza: “Ho speso soldi che non avevo per cose di cui non avevo bisogno.” Allo stesso modo, un altro account, “nevadahuvenaars”, ha condiviso esempi di consumo “normale”, mostrando arredi usati, un guardaroba modesto e prodotti riciclati.

Nonostante il contesto di difficoltà economiche, soprattutto per le generazioni più giovani come Gen Z e Millennial, l’economia statunitense continua a crescere. Questo contrasto tra prosperità economica e difficoltà finanziarie individuali ha creato un senso di disorientamento tra i consumatori, secondo Tariro Makoni, analista di marketing culturale e dei consumi.

L’analisi di Google Trends ha rivelato che le ricerche sul tema dell’underconsumption hanno raggiunto un picco durante l’estate, segnalando un crescente interesse per stili di vita più moderati e sostenibili. Andrea Cheong, influencer britannica, ha recentemente condiviso un video in cui ripara vecchi vestiti, sottolineando come la pressione a definire la propria identità attraverso gli oggetti stia alimentando un comportamento compulsivo di acquisto.

L’”Underconsumption Core” rappresenta quindi una rottura con le tradizionali tendenze promosse dagli influencer, spesso incentrate sull’acquisto continuo di nuovi prodotti. Al contrario, questa nuova corrente sottolinea l’importanza dell’autenticità e del valore del risparmio.

La sostenibilità come priorità

Oltre all’aspetto economico, questa tendenza abbraccia anche la sostenibilità. Ashley Ross, responsabile dell’esperienza clienti presso Bank of America, ha sottolineato come l’underconsumption offra una via d’uscita sostenibile per le giovani generazioni, permettendo loro di gestire al meglio le proprie finanze senza rinunciare a scelte ecologiche.

Anche le iniziative locali riflettono questo cambiamento. Anjali Zielinski, 42 anni, ha partecipato a un workshop di riparazione a Georgetown, portando con sé la figlia di sette anni. Attraverso questa attività, spera di trasmettere alla figlia il valore degli oggetti e il lavoro necessario per mantenerli, insegnandole un’importante lezione di vita.

In un’epoca di consumismo sfrenato, l’underconsumption core si presenta come una risposta concreta alle sfide economiche e ambientali del nostro tempo: “Compra meno, compra meglio”.

Seguici su Google News