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Settembre 8, 2024, domenica

È stato trovato il corpo dell’ultimo operaio disperso nel crollo del cantiere di Firenze

I vigili del fuoco hanno fatto sapere di aver trovato il corpo dell’ultimo operaio disperso nel crollo del cantiere di un supermercato Esselunga a Firenze. I corpi di tre lavoratori erano stati recuperati dai soccorritori venerdì pomeriggio, mentre quello di un quarto all’alba di sabato. Il quinto era ancora disperso.

L’incidente era avvenuto poco prima delle 9 di venerdì mattina per cause ancora da chiarire. Da una prima ricostruzione sembra che tre operai stessero sistemando una grossa trave di cemento armato su un sostegno al quarto piano: la trave era poi caduta per circa 12 metri distruggendo due solai sottostanti, dove erano al lavoro cinque persone. Altri tre operai erano stati feriti

La procura di Firenze ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità nell’incidente. Chi indaga si sta concentrando soprattutto su quattro aspetti: i contratti dei lavoratori, le autorizzazioni delle ditte a cui sono stati commissionati i lavori, le manovre eseguite sulla trave che è crollata e la qualità dei materiali utilizzati. Venerdì e sabato sono stati ascoltati i primi testimoni. Per ora i reati ipotizzati dalla procura sono omicidio colposo plurimo e crollo colposo.

L’inchiesta sul crollo avvenuto in via Mariti a Firenze va avanti

L’inchiesta sul crollo avvenuto in via Mariti va avanti. Dentro il fascicolo – al momento ancora senza indagati – i reati restano omicidio plurimo colposo, disastro colposo e crollo. Le famiglie sono ancora in attesa di vedere i corpi dei loro cari, e si stanno rilevando anche le impronte dattiloscopiche e le analisi genetiche per verificare l’identità dei morti, perché si ha il timore che ci siano molti alias rispetto ai nominativi del diario del cantiere e non è del tutto chiaro quale sia l’operaio ritrovato ieri sera sotto le macerie e quali quelli di cui è già stato rinvenuto il cadavere.

Si stanno muovendo, invece, in tutta Italia gli agenti della Postale, che ieri hanno acquisito nuovi documenti riguardanti la progettazione della trave franata nella sede di Piacenza della Rdb (società che ha costruito il pilone prefabbricato e altri manufatti).

La trave crollata è arrivata ’difettosa’? È stato commesso un errore durante il suo posizionamento? La colpa è di un perno non fissato, oppure dello slittamento dalla mensola su cui era appoggiata?

E ancora: sono stati errati i calcoli di progettazione dei manufatti? Migliaia di file sono stati raccolti fino a da oggi e tanti ancora arriveranno nei prossimi giorni. Al vaglio sono finiti anche cellulari e computer di alcuni vertici delle aziende che compaiono nella giungla di appalti e subappalti del cantiere di via Mariti. Si cerca tra le chat, nei messaggi e nelle mail: l’obiettivo degli inquirenti, coordinati dal procuratore capo Filippo Spiezia, è quello di ottenere quanto più materiale possibile sul caso Firenze.

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