I big dell’editoria hanno discusso a Torino sul futuro dei giornali.

Per parlare di editoria, fa gli onori di casa John Elkann. Un incontro tra 400 giornalisti, editori, dirigenti da tutto il mondo. Un confronto lungo cinque ore. Evento che chiude i festeggiamenti per i 150 anni de La Stampa.

L’evento a Torino tra i maggior esponenti del settore dell’editoria (Fonte: www.repubblica.it)

Buona parte della discussione riguardante l’editoria si è concentrata sull’andare oltre il “gratis con pubblicità”

Particolarmente incisivo è stato il contributo di Mark Thompson, Ceo del New York Times: “Abbiamo studiato la possibilità di creare un modello di business redditizio. Per raggiungere l’obiettivo però, online dobbiamo essere meno dipendenti dalla pubblicità”.

Mark Thompson, Ceo del New York Times (Fonte: www.engage.it)

Si parla di social network nell’editoria. Il dibattito si è acceso quando la discussione ha toccato il rapporto degli editori con Facebook e Google. Il tema divide profondamente chi ritiene sia necessario o utile collaborare con loro e chi le guarda con sospetto o diffidenza.

Per Tsuneo Kita, Chairman della Nikkei. “Io credo che Facebook non avrà lo stesso rilievo tra 10 anni e credo che arriveranno nuovi attori, e noi dovremo affrontare il loro arrivo”.

Tsuneo Kita, chairman della Nikkei (Fonte: http://asia.nikkei.com)

Prima delle conclusioni, l’evento che ha vissuto il momento forse più atteso, è stato quello del “faccia a faccia” tra John Elkann, editore de La Stampa e Jeff Bezos, fondatore di Amazon e proprietario da 4 anni del Washington Post.

John Elkann e Jeff Bezos (Fonte: www.lastampa.it)

Tra i numerosi punti toccati dai due, la necessità e la convinzione che gli utenti sono disponibili a pagare per un buon giornalismo indipendente. “Al Washington Post abbiamo fatto come ad Amazon, mettendo al centro l’utente. Non la pubblicità. I pubblicitari vogliono più lettori. Mettendoli al centro si va incontro alle esigenze della pubblicità”, dice Bezos.

Gli fa eco Elkann: “Il giornalismo deve trovare un numero crescente di lettori fedeli e paganti. Se si otterrà questo il futuro sarà roseo”.

 

 

Patrizia Cicconi