Editto di Milano, il 13 giugno del 313 a Milano la firma di Costantino e Licinio

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Di Stefano Delle Cave

Nello spazio di Metropolitan Today di oggi ricordiamo il 13 giugno del 313 d.C. quando gli imperatori Costantino e Licinio firmarono e promulgarono il famoso editto di Milano. Editto che sancì la libertà di culto per i cristiani e la fine di ogni persecuzione

Prima dell’editto di Milano, l’editto di Galerio e la visione di Costantino

il 13 giugno del 313 veniva promulgato l'editto di Miliano, fonte wikipedia.org
Editto di Milano, fonte wikipedia.org

Prima del 13 giugno del 313 d.C. e dell‘editto di Milano il primus Augustus Galerio nel 311 emanò l’Editto di Serdica con cui dopo le più violente persecuzioni la religione cristiana veniva per la prima volta riconosciuta e tollerata dall’impero romano d’Oriente. Un provvedimento legislativo a cui è strettamente legato, secondo diverse interpretazioni moderne, l’editto di Milano ritenuto come una semplice disposizione dell’attuazione delle misure già decise da Galerio.

Un altro evento che segnò senza dubbio il cammino dell’editto di Milano fu la famosa conversione di Costantino dopo l’apparizione di Cristo prima della battaglia di Ponte Milvio in cui venne sconfitto e morì l’imperatore pagano Massenzio. Secondo l’agiografia cristiana infatti prima delle celebre battaglia Costantino dopo aver pregato Dio ebbe una visione con le sue truppe di alcune luci che s’incrociavano in celo e la scritta “Sotto questo segno vincerai” . La notte prima di Ponte Milvio il Signore Gesù gli apparve in sogno predicendogli la vittoria ma in cambio avrebbe dovuto apporre sui scudi il simbolo che aveva visto in cielo. Ad esso sui labari imperiali Costantino aggiunse il monogramma cristiano formato dalle lettere greche X P sovrapposte quali iniziali della parola Cristo in greco.

La libertà di culto per i cristiani

L’editto di Milano garantì la libertà di culto per i cristiani, il riconoscimento della loro fede in tutto l ‘Impero e la fine di ogni persecuzione. Inoltre era prevista la restituzione di tutti i beni, i luoghi, e i possedimenti tolti anche in maniera legittima ai cristiani. Questo principio fu alla base nei secoli successivi della cosiddetta inalienabilità dei beni della Chiesa i cui possedimenti divennero intoccabili.

Altre ricorrenze importanti

Il 13 giugno del 1373 Inghilterra e Portogallo firmarono il più antico trattato di alleanza ancora in vigore oggi. Nonostante l’estrema resistenza del forte di Vigliena i Sanfedisti conquistarono la città di Napoli il 13 giugno del 1799. Il 13 giungo del 1878 aveva inizio il congresso di Berlino in cui le potenze europee ratificavano il trattato di pace di Santo Stefano tra Russia e Turchia. 66 anni dopo, il 13 giugno 1944, L’Aquila venne liberata dal nazifascismo.

Il 13 giugno 1946, dopo i risultati del referendum, Umberto II partì in esilio volontario per il Portogallo. 10 anni più tardi, il 13 giugno 1956, il Real Madrid vinse la prima edizione della Coppa dei Campioni. Il 13 giugno 1958 era il giorno del diploma delle superiori di Frank Zappa che si diplomò con un voto al di sotto della sufficienza. 9 anni dopo, il 13 giugno 1967, Thurgood Marshall fu il primo giudice afroamericano della Corte Suprema degli Stati Uniti. Il 13 giugno 1970 “The Long and Winding Road” fu l’ultima canzone al primo posto in classifica dei Beatles.

Il 13 giugno 1997 il film Disney “Hercules” esce nelle sale cinematografiche americane. 8 anni dopo, il 13 giugno 2005, Michael Jackson fu dichiarato non colpevole per quanto riguarda le accuse di pedofilia. Infine, il 13 giugno 2017, dopo 19 anni di ammodernamento, la Salerno- Reggio Calabria cambiava nome in A2 del mediterraneo.

Nati oggi

Ricordiamo il famoso matematico John Nash e il grande poeta portoghese Fernando Pessoa. Facciamo gli auguri a Chris Evans e Michele Zarrillo.

Morti oggi

Il 13 giugno 1231 dopo aver pronunciato le parole “Vedo il mio Signore” spirava Sant’Antonio di Padova. Infine il 13 giugno 2023 se ne andava per cause naturali, a quasi novant’anni, il celebre scrittore Cormac McCarthy.

Stefano Delle Cave

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