Elena Cecchettin è la sorella di Giulia, e si è battuta e si batte per fare giustizia dopo la tragica morte della 22enne. Il dramma è avvenuto un anno prima dell’omicidio di Giulia Cecchettin, assassinata dall’ex fidanzato Filippo Turetta l’11 novembre scorso e trovata senza vita in un canale nei pressi del lago di Barcis.

Cosa ha detto Elena Cecchettin

Poco prima di morire, la 22enne aveva scambiato alcuni messaggi con sua sorella Elena Cecchettin per valutare l’abbigliamento da indossare nel giorno della cerimonia. Poi il buio e l’orrore. Dopo la morte di Giulia, Elena Cecchettin ha scritto una lettera in cui ha espresso il suo punto di vista sull’accaduto: “Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. Un mostro è un’eccezione, una persona esterna alla società, una persona della quale la società non deve prendersi la responsabilità. E invece la responsabilità c’è.

I ‘mostri’ non sono malati, sono figli sani del patriarcato, della cultura dello stupro. (…) Il femminicidio è un omicidio di Stato perché lo Stato non ci tutela, perché non ci protegge. Il femminicidio non è un delitto passionale, è un delitto di potere. Serve un’educazione sessuale e affettiva capillare, serve insegnare che l’amore non è possesso. Bisogna finanziare i centri antiviolenza e bisogna dare la possibilità di chiedere aiuto a chi ne ha bisogno. Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto“.

Marianna Soru

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