Affluenza maggiore rispetto alle elezioni del 2013 per questa tornata. Ma il nuovo sistema di voto ha causato non pochi problemi.

Italia al voto, non senza qualche difficoltà. Il nuovo sistema antifrode, introdotto appositamente per queste elezioni politiche ha causato rallentamenti e proteste in varie sezioni elettorali. 

Per questa tornata, infatti, è previsto un cartellino antifrode apposto sulla scheda elettorale, che viene rimosso dal presidente del seggio prima di inserire la scheda nell’urna. Altra novità, è lo stesso presidente ad inserire la scheda nell’urna, non più l’elettore. Quest’ultima novità ha scatenato le polemiche di molti votanti, soprattutto anziani.

Tra i maggiori problemi registrati, a Palermo sono state ristampate nella notte oltre 200.000 schede, in quanto quelle approntate in precedenza erano errate. Sempre nel capoluogo siciliano, in alcuni seggi non potevano accedere i disabili, i quali hanno chiamato i carabinieri. 

Operazioni di voto sospese anche in un seggio a Roma e in provincia di Alessandria a causa delle schede errate. A Milano, invece, un elettore è stato denunciato per aver fotografato il proprio voto. 

Al netto di tutto, comunque, queste elezioni sembrano procedere. Alle ore 12, secondo i dati del Ministero dell’Interno, si era recato alle urne il 19,42% degli aventi diritto. Per fare un raffronto, alle scorse elezioni politiche (nel 2013), alle 12 l’affluenza era stata del 14,9%. 

Ricordiamo inoltre che in Lombardia e in Lazio si vota anche per le elezioni regionali (si rinnova il consiglio e si sceglie il nuovo governatore). In Lombardia, alle 12, l’affluenza per le regionali era del 19,92%. In Lazio, l’affluenza è leggermente inferiore (17,38%), ma in entrambi i casi superiore a quella registrata alla stessa ora nel 2013 (rispettivamente per la Lombardia l’affluenza fu del 16,18%, mentre in Lazio del 12,87%). 

–AGGIORNAMENTO ORE 19:00–

Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Viminale l’affluenza alle ore 19.00 si attesta sopra il 58%

Si tratta di un dato maggiore rispetto all’ultima grande consultazione nazionale, il Referendum del 2016, quando alle 19 aveva votato il 57,2% degli aventi diritto. Nel 2013, invece, l’affluenza era stata del 44% ma il voto era spalmato su due giorni.

Il centro analisi Youtrend evidenzia un calo dei votanti in tutte le regioni centro settentrionali, mentre sono in aumento le percentuali al sud, indicando anche exit poll “solidi”.

La prossima rilevazione è prevista alla chiusura delle urne, alle 23.00

Intanto proseguono le code ai seggi un po’ in tutta Italia. Polemica sullo scrutinio dei voti dei residenti all’estero, previsto al centro polifunzionale della Protezione Civile di Castelnuovo di Porto (RM), dove diversi rappresentanti di lista denunciano errori procedurali da parte dei presidenti di seggio che comporterebbero l’annullamento di molte schede.