Si prevede che il principale gruppo europeo di centrodestra sarà il primo in tutta l’UE quando le prime proiezioni emergeranno questa sera, tuttavia tre partiti di estrema destra puntano conquistare il maggior numero di seggi a livello nazionale. Il Raggruppamento Nazionale francese, i Fratelli d’Italia italiani e il Partito della Libertà austriaco sono in testa nei sondaggi, così come il partito separatista e anti-immigrazione belga, Vlaams Belang.
Per alcuni paesi dell’UE le votazioni sono già iniziate giovedì, venerdì e sabato, ma la maggior parte degli Stati membri dell’UE voterà domenica. Il Parlamento europeo è il collegamento diretto tra gli europei e le istituzioni dell’UE
Si prevede che saranno i due gruppi di destra, che ospitano diversi partiti di estrema destra, ad aumentare il loro sostegno. Il partito di Giorgia Meloni Fratelli d’Italia fa parte dei Conservatori e Riformisti europei insieme a Vox in Spagna e ai Democratici svedesi, mentre il Raggruppamento Nazionale francese fa parte di Identità & Democrazia, così come la Lega italiana e il Partito della Libertà austriaco. Ciò lascia aperta la questione se siano disposti a lavorare insieme o se possano trovare un terreno comune con il centrodestra.
I grandi perdenti in questa competizione potrebbero essere i centristi, tra cui il francese Renew, e i Verdi. Come ha detto un attivista verde a Bruxelles alla vigilia del voto: “Tutto si è spostato a destra”.
Le forze di estrema destra che hanno fatto campagna elettorale promettendo di ridurre l’immigrazione, di fare marcia indietro sull’azione per il clima e di restituire la cosiddetta sovranità alle Nazioni europee stanno vedendo crescere il loro sostegno in tutti gli angoli del continente.
Nel Parlamento europeo le forze di destra radicale sono riunite in due gruppi: il nazionalista Conservatori e riformisti Europei (Ecr), che comprende esponenti del calibro di Fratelli d’Italia (FdI) di Giorgia Meloni e Diritto e Giustizia (Pis) della Polonia, e il più estremo Identità e democrazia (Id), che ospita il Rassemblement national (Rn) di Marine Le Pen e il Partito olandese per la libertà (Pvv) di Geert Wilders.
Il sondaggio Ipsos-Euronews prevede che, insieme, potrebbero ottenere fino al 20 per cento di tutti i seggi del prossimo Parlamento europeo. La destra radicale è anche sulla buona strada per vincere il voto in circa sei Stati membri, tra cui Belgio, Francia e Italia.
Allo stesso tempo anche la francese Marine Le Pen sta corteggiando Meloni per unire le forze di destra del Parlamento europeo in un’alleanza di estrema destra, che potrebbe includere i partiti attualmente privi di una famiglia politica, come Fidesz del premier ungherese Viktor Orbán.
Se l’Europa va a destra
La formazione di un gruppo parlamentare del genere potrebbe richiedere mesi, ma se questi partiti riuscissero a superare le loro differenze, potrebbero potenzialmente diventare la seconda forza politica del Parlamento europeo.
I partiti di destra ed estrema destra sono dati in vantaggio in diversi paesi europei: su tutti la Francia, dove il Rassemblement National secondo Euronews dovrebbe riuscire a eleggere 28 parlamentari europei, e l’Italia, dove i sondaggi danno stabilmente Fratelli d’Italia come primo partito e a cui proiezioni di Euronews assegnano 23 seggi. In Polonia il partito che ha guidato il paese in maniera semiautoritaria dal 2015 al 2023, Diritto e Giustizia, al momento dovrebbe eleggere 18 parlamentari europei.
Anche in vari paesi di medie dimensioni l’estrema destra è data in vantaggio: in Austria il Partito della Libertà è stimato intorno al 30 per cento e dovrebbe eleggere 6 parlamentari, nei Paesi Bassi il partito di Geert Wilders dovrebbe ottenere una percentuale ancora superiore a quella che gli ha fatto vincere le elezioni parlamentari, sette mesi fa, ed eleggere 9 parlamentari.
Se tutti questi partiti otterranno risultati migliori del previsto, i circa 40 seggi che servirebbero per formare una maggioranza di destra potrebbero diventare 30 o anche meno.