Elezioni 4 marzo: cosa ci dicono, per ora, le proiezioni? A dati ormai quasi completi e definitivi, possono festeggiare M5s, primo partito con il 31%, e il Centrodestra, con il 37%. La Lega di Salvini è avanti su Fi. E il Pd crolla inesorabilmente. Mentre si attende il responso delle borse.

Elezioni M5s festeggia
Di Maio festeggia i primi risultati delle elezioni 2018 credits: Repubblica.it

Continua lo spoglio delle schede elettorali delle elezioni di questo 2018 italiano. Un conteggio più veloce, per ora, delle file che hanno caratterizzato la giornata del voto, grazie ad una buona affluenza. Che è il vero risultato inaspettato di questo 4 marzo.

Elezioni 2018: i più votati

E al momento, quando il conteggio ha superato abbondantemente il 70%, ci ha già detto molte cose. Il Movimento 5 Stelle si conferma il primo partito alle elezioni politiche con il 31% dei consensi. Un ottimo risultato, che potrebbe consentirgli di ottenere un mandato, soprattutto se dovesse scegliere un alleato.

 “Se i dati saranno confermati, si tratterà di un trionfo del M5S, di una vera e propria apoteosi, che dimostra la bontà del nostro lavoro e dimostra che tutti quanti dovranno venire a parlare con noi, e questa sarà la prima volta. E’ questa è la migliore garanzia di trasparenza del popolo italiano. Dovranno venire a parlare con noi usando i nostri metodi di correttezza, di trasparenza”.

Il centrodestra, dal canto suo, è la prima coalizione con il 37%. Risultati, ricordiamolo, in linea con i sondaggi diffusi fino al black out elettorale. Al suo interno, la Lega è il primo partito della coalizione, superando il 18%. Dunque, niente Tajani premier, visto che Forza Italia segue con il 13,48%. Il candidato premier sarà Salvini per la coalizione che conta tra le sue fila anche Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che riceve il 4,26%, e Noi con l’Italia-Udc con l’1,22%.

Il crollo di Pd e centrosinistra alle elezioni del 4 marzo

Altra sorpresa, annunciata, di queste elezioni è il crollo del Pd e della coalizione di centrosinistra. Le preferenze ricevute, ma parliamo ancora di dati non definitivi, sono rispettivamente il 24%, e uno scarso 20% sia alla Camera che al Senato.

Ovviamente bisognerà attendere spoglio e conteggio completi, soprattutto per capire il numero dei seggi. Intanto non sembra avercela fatta +Europa: con il 2,77% non raggiunge la soglia per entrare alla Camera. Stesso destino anche per Italia Europa Insieme, 0,57%, Svp 0,54% e Civica Popolare 0,47%. LeU è al 3,55%.

Al Senato, dove lo spoglio ha raggiunto il 73% il centrosinistra è al 23,85% (Pd 19,78%, +Europa 2,47%, Italia Europa Insieme 0,54%, Svp e Civica Popolare 0,49%). LeU è al 3,36%. Per tutte le considerazioni più approfondite attendiamo i risultati completi. Per il momento la situazione del centrosinistra è stata ben riassunta dal vicesegretario del Pd Maurizio Martina. Che dice:

“Se questo è il risultato finale la cosa chiara per il Pd è un dato negativo, noi passeremmo all’opposizione. Stiamo seguendo come tutti l’evoluzione dei risultati ed è chiaro che si tratta di una sconfitta molto evidente e molto chiara, molto netta“. 

Segno che quello del Pd, nonostante gli sbandierati obiettivi del governo del fare, non ha convinto.

Federica Macchia