Ricorre oggi, 22 giugno la scomparsa della giovane Emanuela Orlandi. Ad oggi il caso ancora risulta irrisolto. A lei, correlata un’altra sparizione: quella della giovane Mirella Gregori.

Emanuela Orlandi, sparizione irrisolta

Da quel famoso 22 giugno 1983 la strada alla ricerca della verità nella scomparsa della giovane Emanuela Orlandi non è mai cessata. Tutte le strade percorse non hanno fatto altro che condurre ad un vicolo cieco. Questo, uno dei più oscuri casi che ha coinvolto numerose entità (Stato Vaticano, Banda della Magliana, Istituto per le opere religiose, Banco Ambrosiano e servizi segreti) oltre alle istituzioni statali. Alle 19.30 di quel fatidico 22 giugno, Emanuela si trovava presso la fermata autobus di Corso Rinascimento (Roma). Da quel momento nessuna notizia della ragazza.

Emanuela Orlandi, nata il 14 giugno 1968 a Roma, aveva soli 15 anni. Terminato il suo secondo anno del liceo scientifico, continuava a coltivare la passione per la musica frequentando una scuola sita in Piazza Sant’Apollinare (Roma). Il suo, un talento considerevole stroncato da quell’improvvisa scomparsa. Due giorni dopo l’intera città era tappezzata di volantini che ritraevano la giovane “ragazza con la fascetta”. Una scomparsa questa che ha segnato una delle pagine più oscure della storia italiana; un Tetris mai risolto. Numerose le piste ipotizzate: dal legame con l’attentato a Papa Giovanni Paolo II a quello con la Banda della Magliana; fino all’ultima svolta. Nel 2019 una lettera anonima fa riferimento ad una tomba del Cimitero Teutonico situa dove “indica l’angelo” – queste le parole della missiva. Anche questo però si rivelerà buco nell’acqua che lascia ancora oggi irrisolto un vero e proprio mistero.

Annagrazia Marchionni

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