Emanuela Orlandi: nel giorno di uscita di “Vatican Girl” la famiglia tappezza Roma di manifesti

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Di Rossella Di Gilio

Oggi 20 ottobre è disponibile su Netflix Vatican Girl, la docu-serie dedicata ad uno dei casi di scomparsa più inquietanti della storia italiana: quello di Emanuela Orlandi. In occasione della serie la famiglia Orlandi ha tappezzato Roma di manifesti.

Il caso di Emanuela Orlandi diventa internazionale

Emanuela Orlandi Netflix
Manifesti di Emanuela Orlandi in giro per Roma

Il 12 ottobre è arrivato l’annuncio della docu-serie Vatican Girl: La scomparsa di Emanuela Orlandi, da oggi disponibile su Netflix. L’intento è quello di ripercorrere il caso rimasto insoluto per ben 39 anni, ma non solo. Lanciare la serie col titolo in inglese su Netflix, colosso mondiale delle piattaforme di streaming, ha uno scopo ancora più ambizioso: rendere note in tutto il mondo queste pagine di cronaca nera italiana. È disponibile, per questa ragione, la versione totalmente in lingua inglese e una mista, con parti originali in italiano e sottotitolate. Pietro Orlandi, fratello di Emanuele, ha specificato:

«Si tratta di un documentario cronologico, che percorre tappa per tappa le fasi della scomparsa di Emanuela all’ombra del Vaticano. […] Forse per gli italiani che guarderanno la docu-serie molte cose torneranno. Ma per chi nel mondo non conosce la storia di Emanuela, sarà fondamentale» .

«Il silenzio è il crimine peggiore» si legge sulla locandina della serie tv, un «silenzio assordante» che oggi, dopo 39 lunghi anni, torna a far rumore. «Per me è come rivivere tutto ancora oggi. Perché la scomparsa di Emanuela è stata per noi una dilatazione del tempo, dove il passato è ancora un presente» spiega ancora Pietro.

I manifesti in giro per Roma

Nell’arco di questi 39 anni la famiglia Orlandi non è mai riuscita a darsi pace. Nel 2013, dopo anni di buio, Papa Francesco ruppe il silenzio con una frase: «Emanuela è in cielo» disse Francesco ai familiari. Per Pietro quella frase fu un fulmine a ciel sereno:

«Dopo gli anni di silenzio di Ratzinger, soltanto sentire il nome di Emanuela pronunciato da un Papa è stata una cosa forte. Pensammo subito che Francesco sarebbe stato disponibile al dialogo. Invece abbiamo poi trovato un muro più alto di prima».

Papa Francesco, infatti, nonostante le numerose richieste, non ha mai concesso alla famiglia Orlandi, che da sempre ha vissuto il Vaticano come casa propria, un’udienza. Nonostante ciò, Pietro non si arrende:

«Il nostro interesse resta sempre lo stesso: arrivare alla verità ».

In occasione della nuova serie la famiglia stessa di Emanuela, ha deciso di tappezzare Roma di manifesti con la foto della loro bambina scomparsa 22 giugno del 1983. Ogni cartellone solleva un interrogativo diverso: “Emanuela è scomparsa per mano della banda della Magliana?” “per tenere nascosto un segreto del Vaticano?” “perché vittima di un gioco di potere?” e tanti altri ancora.

Rossella Di Gilio

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