Emergency: fine presidenza per Cecilia Strada

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Di Redazione Metropolitan

Cambio ai vertici di Emergency. Cecilia Strada, figlia del fondatore della Ong e presidente dal 2009, è stata sfiduciata dal direttivo. Forse per la sua linea politica all’interno dell’organizzazione umanitaria. Sostituita da una dirigente interna, Rossella Miccio, dell’ufficio umanitario.

Cecilia Strada credits: Radio Voce della Speranza

Emergency: cambio al vertice

Il presidente di Emergency cambia volto. Via Cecilia Strada, figlia del fondatore dell’organizzazione umanitaria, dentro Rossella Miccio, fino a ieri in forze nell’ufficio umanitario.

Cecilia è stata presidente dell’organizzazione umanitaria italiana negli ultimi otto anni. Quando ne assunse la guida, nel 2009, lo fece per sostituire la madre Teresa Sarti Strada, da poco scomparsa, che l’aveva presieduta dal 1994, anno della fondazione. Dunque fino ad ora la guida di Emergency era rimasta sostanzialmente “in famiglia”. E forse anche questo contribuisce ad accrescere gli interrogativi intorno all’avvicendamento. 

Un cambio che ha provocato rumors, interrogativi e polemiche sui social network e non solo. In primis perché la notizia è arrivata con un brevissimo comunicato a soci e volontari. Nuda e cruda, senza spiegazioni. Ne riportiamo un breve estratto:

“Rossella Miccio succede a Cecilia Strada, che è stata Presidente dal 2009 a oggi e che rimarrà membro del Consiglio direttivo. Ringraziamo Cecilia Strada per gli anni passati insieme e auguriamo buon lavoro a Rossella Miccio“

La ricostruzione de L’Espresso e la reazione di Gino Strada

Dunque tutti a chiedersi come mai il consiglio direttivo di Emergency ha sfiduciato Cecilia Strada. A dare una spiegazione e tentare di ricostruire i fatti ci prova l’Espresso. Secondo la testata, il cambio di presidente ha una motivazione “politica”, nel senso della linea politica futura dell’associazione.

C’è da decidere se “tornare all’impostazione originaria e più “idealista” (cultura di pace, denuncia degli orrori delle guerre, distanza da qualsiasi governo e istituzione), oppure accettare “i soldi dei governi e delle grandi imprese, come Eni e Impregilo, che sembrano interessate a utilizzare il logo di Emergency per migliorare la propria reputazione”.

Cecilia Strada credits: Quotidiano.net

Per l’Espresso il direttivo “costruito con i nuovi innesti a misura del fondatore e padre di Cecilia, dopo svariate epurazioni” ha voluto sfiduciare l’ormai ex presidente perché contraria alla collaborazione con governi e corporation private. E perché il suo consolidamento a capo di Emergency avrebbe potuto mettere in discussione il ruolo di alcuni dirigenti.

Ma gli Strada, padre e figlia, non sembrano essere per nulla d’accordo con questa ricostruzione.

Cecilia firma la precisazione di Emergency, insieme a Rossella Miccio. Si parla di una decisione “maturata nell’ambito di una normale dinamica di confronto interno”.

Le parole del fondatore della Ong sono invece più dure e polemiche. Gino Strada parla infatti di calunnie.

Il post di Gino Strada

Quale sarà la verità?

Federica Macchia