Emma Bonino aveva dichiarato di aver avuto i suoi amori e le sue delusioni, un po’ come tutti: “Mi è capitato tutto quello che succede a tutte le donne, ma sono anche una che pensa due cose: la prima è che il privato è politico, ma non è pubblico…“. Tra gli ex di Emma Bonino c’è Marcello Crivellini, come riporta IoDonna attraverso le parole della stessa parlamentare: “Avevo un fidanzato, Marcello Crivellini, che mi piaceva molto. È stato un grande amore e siamo rimasti amici“. Marcello Crivellini è nato il 22 ottobre 1945 sotto il segno della Bilancia, politico noto per essere un esponente del Partito Radicale e docente universitario a Milano. Altro compagno di Emma Bonino è stato Roberto Cicciomessere, classe 1946 nato il 20 ottobre sotto il segno della Bilancia e anche lui noto esponente dei Radicali italiani. La sua morte è avvenuta il 26 maggio 2023.

Ai microfoni di Grazia aveva raccontato quanto segue: “Non ho convissuto con nessuno dei due, perché sono allergica alla convivenza e perché in realtà la cosa non interessava neppure a loro“.

La storia d’amore tra Marcello Crivellini ed Emma Bonino sarebbe iniziata poco dopo la laurea di lei:

Mi arrangiavo facendo supplenze. Non avevamo una lira. Due giorni al mare a bordo del suo sidecar era un’impresa titanica. All’epoca lui era politicizzato, io no. Una volta lo avevo seguito a una manifestazione e avevo avuto quasi paura. Quando uno dei due cambia, in genere la coppia si sgretola. Ma per assurdo, il mio entrare in politica all’inizio ci ha uniti, alla fine ci ha diviso. E’ successo quando per me la politica è diventata vita e per lui è rimasto un interesse“, riporta un’intervista ai microfoni di Grazia.

Roberto Cicciomessere – ha scritto la senatrice – è stato il mio primo grande amore. Un carattere forte, a volte spigoloso e difficile, ma spesso si faceva perdonare. Insieme a Marco Pannella e Gianfranco Spadaccia mi ha insegnato la politica. O, meglio, mi ha insegnato a fare politica. E non una politica qualsiasi. La politica radicale. La sua intelligenza intransigente – prosegue il ricordo di Emma Bonino – e il suo rigore intellettuale sono stati da esempio e di ispirazione per me e per generazioni di radicali. Senza le sue battaglie, a partire da quella contro la leva obbligatoria e per l’obiezione di coscienza, oggi l’Italia sarebbe un paese meno libero. Grazie al suo impegno, studio e capacità di analisi abbiamo avuto, tra le centinaia di altri contributi, il primo pamphlet, ‘Tutto quello che sai sugli immigrati è falso’, che smontava ogni bugia sui flussi migratori in Italia. Roberto è stata la dimostrazione che solo con i dati e l’approfondimento si può fare buona politica“.