In Italia sono circa il 10-15% delle donne in età riproduttiva a soffrire di endometriosi.
La patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficolta a concepire.
Nel 2021 un bando di ricerca ha avviato nuove analisi sulla malattia e ha assegnato un finanziamento di 3 milioni di euro ai primi nove progetti di otto centri italiani.
Più consapevolezza e nuovi fondi per aiutare la ricerca
Il 28 marzo 2022 ricorre la Giornata Mondiale dell’Endometriosi, istituita per ricordare una malattia che può essere fortemente invalidante per le donne che ne soffrono.
“Proprio in questi giorni sono state erogate risorse su nove importanti progetti che ci aiuteranno a trovare terapie migliori”, afferma il Ministro della Salute, Roberto Speranza.
Sono almeno 3 milioni le donne con diagnosi conclamata, ed il picco sembra verificarsi tra i 25 e i 35 anni. Ma la patologia può comparire anche in fasce d’età più basse. Il problema principale è che spesso la diagnosi arriva in ritardo, dopo un lungo percorso di attesa. Ciò provoca ritardi nella cura e il più delle volte ciò ha gravi ripercussioni psicologiche per la donna.
Le possibili cause della malattia
Una delle ipotesi per spiegare le cause della patologia, riguarderebbe il passaggio, causato dalle contrazioni uterine che avvengono durante la mestruazione, di frammenti di endometrio dall’utero nelle tube e da queste in addome. Impianto che finisce sul peritoneo e sulla superficie degli organi pelvici, raramente su fegato, diaframma, pleura e polmone.
Ma tale ipotetica causa di sviluppo della malattia non ne esclude altre, poiché l’endometriosi, in rari casi, si riscontra anche nel sesso maschile.
Il sistema immunologico indebolito è un problema grave, poiché permette l’impianto della malattia, creando successivamente uno stato infiammatorio cronico, che causa dolore e infertilità.
I sintomi e le conseguenze di questa patologia
Le donne che soffrono di endometriosi riferiscono dolore mestruale, ma le fitte si possono verificare anche al di fuori del ciclo mestruale. Alcune pazienti tra i sintomi elencano anche astenia e lieve ipertermia, insieme a fenomeni depressivi.
Il dolore durante i rapporti sessuali, e alla defecazione, a volte accompagnato dalla comparsa di sangue nelle urine o nelle feci è caratteristico della endometriosi del setto rettovaginale. Questa viene chiamata anche endometriosi profonda infiltrante (deep infiltranting endometriosis, DIE).
Altre volte i dolori si manifestano durante la minzione e sono caratteristici della endometriosi vescicale.
L’endometriosi è causa di sub-fertilità o infertilità (30-40% dei casi) e l’impatto della malattia è connesso alla riduzione della qualità della vita. Una limitata consapevolezza della patologia è causa del grave ritardo diagnostico, valutato intorno ai sette anni. Una pronta diagnosi e un trattamento tempestivo possono migliorare la qualità di vita e prevenire l’infertilità.
E’ molto importante sapere che i dolori durante il ciclo mestruale o rapporti sessuali non sono normali e che non devono essere taciuti. Le donne che hanno la madre o una sorella affette da endometriosi hanno un rischio di svilupparla sette volte maggiore.
Di grande utilità è l’ecografia, soprattutto per le forme ovariche (cisti ovariche definite endometriomi) e le forme di endometriosi profonda (DIE).
I trattamenti per l’endometriosi
Tra i trattamenti proposti per l’endometriosi l’uso dell’estroprogestinico o del solo progestinico è capace di migliorare il quadro sintomatologico. Questi fanno in modo di abolire la stimolazione ormonale e la crescita degli impianti endometriosici. È importante che tale cura la si segua con costanza, per evitare lo sfaldamento dell’endometrio simil-mestruale. La pillola estroprogestinica nelle donne con endometriosi sintomatica dovrà essere assunta continuativamente, senza interruzione ciclica.
Il trattamento più invalidante è quello con gli analoghi del GnRH, farmaci che bloccano totalmente la stimolazione delle ovaie. In questo caso interrompono la produzione ormonale creando un quadro endocrino e clinico di menopausa iatrogena (con gli inevitabili effetti collaterali della menopausa).
Ma questi trattamenti drastici sono limitati a quei casi che richiedano un intervento chirurgico.
L’endometriosi è inserita nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, negli stadi clinici più avanzati (“moderato o III grado” e “grave o IV grado”) si riconosce alle pazienti il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo.
La ricerca e il decreto del ministro Speranza
Per valutare l’incidenza di questa malattia e dedicare tempo alla ricerca, nel 2021 è partito un bando rivolto a tutti i ricercatori che operino in enti afferenti al Servizio Sanitario Nazionale. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un decreto con cui ha autorizzato la spesa di 3 milioni di euro ripartiti sugli esercizi finanziari 2021-2022-2023.
Dei trenta progetti risultati in graduatoria finale, nove progetti si sono aggiudicati i primi fondi rivolti alla ricerca, per un totale complessivo di 1 milione di euro.
Le risorse sono state ripartite in base percentuale rispetto allo score finale e al budget richiesto. I destinatari istituzionali dei nove progetti oggetto dei primi finanziamenti sono:
l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, IRCCS Burlo Garofolo, la Regione Emilia Romagna insieme alla Lombardia (2 progetti). Anche la Regione Toscana, l’Ospedale Maggiore, l’IRCCS Ospedale San Raffaele e l’IRCCS Policlinico Sant’Orsola rientrano nel finanziamento.
Beatrice D’Uffizi
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