Lente d’ingrandimento sul podio momentaneo degli Assoluti d’Italia 2018 di Enduro, in procinto di andare in scena nella Valle del Turano. Alex Salvini, Steve Holcombe e Brad Freeman sono il trio in testa, coi primi due che si danno battaglia a suon di vittorie. Tutti e tre con un bagaglio di esperienza notevole.
A guidare il campionato degli Assoluti d’Italia è Alex Salvini, in cima alla classifica con 69 punti: frutto della vittoria a Passirano, dei secondi posti a Sanremo e Castiglion Fiorentino e della medaglia di bronzo nella 3° prova, sempre nell’aretino. Uno sportivo abituato a stare al comando, ad arrivare primo: bicampione al Motocross delle Nazioni europee nel biennio 2006-2007, gara riservata a giovani talenti; oro nel Mondiale di Enduro nella classe E2 nel 2013 e 6 vittorie negli Assoluti italiani tra il 2012 e il 2015 (tra classe E2 e Assoluta).
Il classe ’85 ha firmato un contratto biennale con il team Jolly Zanardo (per cui correrà il Mondiale, gli Assoluti d’Italia e alcune prove del Super Enduro) all’inizio di quest’anno, tornando a lavorare col Team Manager Franco Mayr: i due hanno già lavorato insieme ai tempi della vittoria nel Mondiale del 2013, l’anno d’oro per il pilota bolognese. “Anno nuovo, vita nuova – disse Alex alla firma del contratto -. Il team è cresciuto negli anni e ha lavorato con professionalità, in questi anni; in più con Franco ho già vinto”. Finora sembra portar bene.
Chi insidia in maniera arrembante il primato al bolognese è Holcombe che, escluso il ritiro nella tappa bresciana, ha collezionato il tris di vittorie nelle tre prove successive. E che ha aperto a buon diritto la lotta per il primo posto. Campione in carica della classe E1 nel Mondiale di Enduro, il giovane talento classe 1994, viene dal 12° posto dello scorso anno nella classifica assoluta (6° nella categoria Stranieri) e nella sua carriera ha vinto numerosi campionati giovanili, tra i quali European Enduro (2014) classe E1 e il campionato del mondo in Enduro 3 due anni dopo.
Fondamentale per lui sicuramente l’aver condiviso tratti di carriera con personalità importanti della disciplina sportiva. Ad esempio, era compagno di squadra dello stesso Salvini e di Johnny Aubert nel Team Beta Factory, due piloti che avevano vinto ognuno almeno un titolo mondiale. Con il francese battagliò nella stessa categoria, risultando alla fine vincitore; col bolognese condivise addirittura la casa e le sessioni di allenamento, viatico importante per il britannico vedendo quanto successo dopo. Chissà se pensavano di dover battagliare uno contro l’altro, due anni fa.
Freeman segue a distanza, ma deve essere giustamente annoverato nel terzetto di testa. Sembrerebbe l’indiziato principale per la medaglia di bronzo, seppure non abbia ancora vinto nessuna gara e il suo miglior score stagionale sia il secondo posto il 7 aprile ad Arezzo. Neanche 22 anni e un curriculum nutritissimo per il nativo della contea dello Staffordshire: una sfilza infinita di competizioni inglesi già da quando aveva 15 anni, culminate col primo posto nella classe Junior del Mondiale dello scorso anno.
Talento precocissimo, sale in sella alle moto già dall’età di 3 anni, coltivando la sua passione per le due ruote nel Motocross; nel 2009 passa all’Enduro, innamorandosi della disciplina e iniziando la sua scalata alle vette di questa fetta di motorsport. Questi i tre centauri che si combattono il primato negli Assoluti d’Italia, un italiano e due britannici adrenalinici. Per sapere chi sarà iridato, c’è ancora più di metà campionato da attendere; per conoscere chi vincerà nella prima della Valle del Turano, bisogna pazientare fino al 17 giugno.