A Londra va in scena l’ennesimo giorno di paura: un van bianco ha investito deliberatamente i passanti che si trovavano davanti alla moschea di Finsbury Park, la stessa temporaneamente chiusa in passato perchè covo di diversi estremisti
Un’altra tragedia ha colpito la capitale inglese, nel giro di pochissimi giorni. Londra sembra non avere pace.
Era piena notte quando un furgone bianco si è scagliato contro la moschea di Finsbury Park, investendo molti fedeli musulmani che in quel momento si trovano lì per la preghiera serale del mese del Ramadan.
Un morto e otto feriti, questo è l’attuale bilancio dell’attentato terroristico, come le autorità pensano che sia, tutti fedeli musulmani.
L’uomo al volante della vettura è stato subito fermato dai presenti e consegnato alla polizia: dalle prime indiscrezioni sembra sia un “bianco e senza barba” che durante la sua folle marcia contro chiunque si trovava davanti alla moschea, avrebbe urlato <<Voglio uccidere tutti i musulmani>>.
Si tratterebbe di <<un potenziale attacco terroristico>>, come ha confermato Theresa May, in particolare di un attacco islamofobo, siggerisce il Muslim Council of Britain, ma pur sempre di un attacco terroristico. E’ probabile che l’attentato sia in parte da imputare agli ultimi accadimenti: in particolare gli attacchi del London Bridge e di Manchester potrebbero aver trasfromato l’odio di un soggetto già di per sè non tollerante, e fuori di testa nei confronti dell’Islam in deliberata pazzia.
La paura, ma anche l’ignoranza, possono portare a questo, da entrambe le parti, soprattutto in una città cosmopolita come Londra e in un paese, l’Inghilterra, che vanta un alto tasso di presenza dei musulmani. Fondamentale è la tolleranza.
<<Ancora non conosciamo tutti i dettagli, ma questo è stato chiaramente un attacco deliberato contro innocenti londinesi, molti dei quali stavano terminando le loro preghiere del Ramadan. Se da una parte questo sembra essere un attacco contro una specifica comunità, come i terribili attacchi a Manchester, Westminster e al London Bridge, si tratta anche di un assalto a tutti i nostri valori condivisi di tolleranza, libertà e rispetto>>, ha affermato il Sindaco di Londra, Sadiq Khan, preferendo non attaccare una parte piuttosto che un’altra ma condannare il terrorismo in generale.
“E’ terrorismo sia se le vittime sono cristiane, sia se sono musulmane“; “atto terroristico, come a Manchester, a Westminster o a London Bridge“, queste sono le considerazioni più importanti della comunità islamica che, senza scagliarsi contro chi non è come loro, si preoccupano, giustamente, che i fatti vengano trattati e giudicati tutti allo stesso modo, non con misure diverse.
La polizia ha aperto un’inchiesta (l’ennesima), dove attualmente risulta indagato solo l’uomo quarantottenne fermato ma diversi testimoni hanno affermato che egli non era solo e altre due persone sarebbero scappate, terminata la folle corse omicida del furgone.
Lorenzo Maria Lucarelli