Sono vent’anni che è detenuto in Florida con l’accusa di omicidio premeditato e non ha mai smesso di dichiararsi innocente. Ora, Enrico “Chico” Forti può finalmente tornare in Italia, in quanto il governatore della Florida ha accettato di trasferirlo.

Il caso di Chico Forti

Chico Forti, 61 anni, ex velista e produttore, venne arrestato nel 1998, accusato di aver assassinato l’australiano Dale Pike. Il giovane venne trovato su una spiaggia di Miami senza vestiti, ucciso dai colpi di una pistola calibro 22. Era figlio di Antony Pike, proprietario di un celebre hotel di Ibiza, con il quale Chico stava trattando da tempo la cessione dell’albergo.

L’arresto e la detenzione

Le autorità arrestarono subito Chico Forti, che era stato visto in compagnia di Dale Pike durante le ultime ore di vita. Ma gli indizi che portavano a Forti erano piuttosto deboli. Tuttavia, nel 2000 venne condannato all’ergastolo e rinchiuso in un carcere di massima sicurezza nei pressi di Miami. Chico Forti, con l’aiuto del suo avvocato Joe Tacopina e della sua famiglia in Italia e in Florida, ha portato avanti una lunga battaglia giudiziaria per far riaprire il suo processo. Negli ultimi mesi, è arrivata la svolta. Tacopina ha presentato istanza al governatore della Florida Ron DeSantis perchè venisse applicata la Convenzione di Strasburgo del 1983, secondo cui un detenuto condannato in via definitiva può scontare la pena nel proprio Paese. Grazie alle pressioni della Farnesina e dell’Ambasciata italiana di Washington, ieri DeSantis ha accolto l’istanza.

Ora Chico Forti torna in Italia

Finalmente Chico Forti torna in Italia, dove la magistratura dovrebbe riprendere in mano il suo caso, anche se nessuno pensa che egli possa tornare dietro le sbarre. La notizia è stata annunciata da Di Maio con un tweet: “Chico Forti tornerà in Italia. Grazie a tutta la Farnesina e all’Ambasciatore Varricchio per il grande lavoro diplomatico“.

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Martina Maria Mancini