Nel nuovo appuntamento della rubrica Parole dal Mondo, Epifania; termine greco che, nella tradizione cristiana, indica la manifestazione della divinità di Gesù ai Tre Magi in visita a Betlemme.

Epifania, l’apparizione di una divinità che si palesa attraverso un segno

Il termine Epifania ha una storia abbastanza antica. Epifania, infatti, è una parola greca –  ἐπιφάνεια, epifáneia – il cui significato rimanda a una ”manifestazione” o ”rivelazione”; in questo caso specifico, si riferisce alla manifestazione di una divinità. Nella religione cristiana indica la prima apparizione di Cristo. Etimologicamente, infatti, il lemma Epifania è formato dal verbo epiphànein, composto di epì (dall’alto, sopra) e phànein (apparire). Nell’antica Grecia, l’Epifania era una vera e propria celebrazione; si trattava infatti di autentici festeggiamenti dedicati a una divinità specifica durante le quali, quest’ultima, si manifestava all’interno del tempio.

Tuttavia, dopo l’avvento del Cristianesimo, all’interno della tradizione cristiana, il termine si è utilizzato come sinonimo di ”apparizione”, ovvero la prima manifestazione dell’umanità e divinità di Gesù Cristo al mondo il cui simbolo rientra nella figura dei Magi che si recano a fargli visita offrendogli in dono l’oro, l’incenso e la mirra. La celebrazione che ricorre il 6 gennaio, quindi, indica la prima manifestazione pubblica di Gesù ai popoli, omaggiato attraverso il gesto dei Re Magi.

Il significato in letteratura: la diffusione del termine avvenuta grazie a Dubliners di James Joyce

Dubliners, noto anche con Gente di Dublino, è una raccolta di quindici racconti pubblicata nel 1914. Il libro, negli anni, subisce la bocciatura di numerosi editori; pare, infatti, che il testo sia stato rifiutato diciotto volte da quindici diverse case editrici. I protagonisti di Dubliners sono abitanti di Dublino ritratti e descritti nelle loro storie di vita quotidiana. Il termine Epifania, con Joyce, si svincola dal termine religioso per indicare una mera rivelazione generalizzata; il nuovo significato semantico reso celebre da Joyce, si riferisce a una sorta di illuminazione improvvisa, una realizzazione immediata che porta a una riconsiderazione della propria vita o di sé stessi:

“L’anima dell’oggetto comune ci appare radiante. L’oggetto raggiunge l’epifania”.

In letteratura, secondo James Joyce, l’Epifania è quindi una sorta di rivelazione spirituale causata da un gesto quotidiano e reiterato, all’apparenza banale, o da un oggetto che, invece, fa trasparire qualcosa di più significativo.

Stella Grillo

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