“Era mio padre” è un film di Sam Mendes realizzato con un cast eccezionale. In esso figurano Tom Hanks, Jude Law, Stanley Tucci e all’ultima prova cinematografica il leggendario Paul Newman. Questi sarebbe scomparso 6 anni dopo per un cancro ai polmoni non prima di regalarci un ‘ultima grande interpretazione in questo film nel ruolo del padrino irlandese John Rooney.
Era mio Padre, sei settimane per amarsi
“Avevo immaginato il racconto come una storia di John Woo, ma ne hanno fatto Il padrino e va bene lo stesso!”, aveva detto Max Allan Collins, l’autore del fumetto “Road to perdition” da cui è stato tratto il film.
In realtà i fatti mafiosi sono solo lo spunto per un viaggio attraverso cui padre e figlio ricostituiranno il loro rapporto finito in pezzi dopo la morte dei loro cari .Tutto a causa di un omicidio commesso dal figlio di un boss a cui il figlio del protagonista non avrebbe dovuto assistere. Proprio la fuga che li costringerà a stare assieme per sei settimane sarà per Mike Sullivan e il figlio l’occasione per riabbracciarsi e rinsaldare la loro unione in vista di una difficile sopravvivenza. Motivo questo per cui Sullivan non sarà più un terribile gangster assassino per il figlio ma semplicemente suo padre.
Alcune curiosità sul film
“Era mio padre” è l’ultimo film con Paul Newman che riceverà anche una candidatura agli Oscar come migliore attore non protagonista. Gli eventi narrati nel film e nel fumetto si ispirano alla storia vera del boss John Looney. A dirigere questa pellicola dove essere Steven Spielberg che, poiché impegnato, rinunciò pur producendola con la sua Dream Works. Al suo posto venne scelto il bravissimo Sam Mendes che si guadagnò una candidatura al Leone d’Oro a Venezia nel 2002. Il direttore della fotografia Conrad L. Hall, scomparso nel 2003, ha ricevuto per questo film un Oscar postumo alla fotografia.