Nel mondo del pro wrestling sono gli atleti ad essere sotto i riflettori, ma il successo degli show non si basa solo sulla capacità dei lottatori. Fondamentali sono infatti il team creativo e i dirigenti che inventano storyline accattivanti e che selezionano gli stessi wrestler da portare al top. Eric Bishoff è sicuramente uno dei migliori in questo campo, è rimasto dietro il sipario per anni contribuendo alla grandezza della WCW prima e dopo della WWE.
Eric Bishoff in WCW
Sotto contratto dal 1991 con la WCW, Eric Bishoff divenne presidente della federazione nel 1997. Subito dimostrò le sue capacità dirigenziali convincendo il patron Ted Turner a investire pesantemente per accaparrarsi lottatori del calibro di Hulk Hogan e Bret Hart. Dette vita alla Monday Night War riuscendo a mettere in seria difficoltà la WWF. Ma la WCW iniziò a esser sommersa dai debiti e Turner decise di vendere la compagnia, allora Bishoff tentò di acquisirla grazie all’aiuto di numerosi investitori, venendo però sconfitto proprio da Vince MacMahon.
Il ruolo in WWE
Nel 2002 Eric Bishoff venne assunto dalla stessa WWE con il ruolo del general manager heel di Raw. In questo periodo, in cui lo show era dominato dall’Evolution, intraprese un feud con Stone Cold Steve Austin per il controllo dello show rosso da cui uscì vincitore. Sempre da heel affrontò Eugene, il suo nipote con problemi mentali, da cui venne sconfitto e costretto a rasarsi i capelli (2004).
Il turn face di Eric Bishoff
Nello stesso anno effettuò un turn face abbandonando Triple H e l’Evolution e schierandosi dalla parte di Randy Orton, appena tradito dallo stesso The Game. Eric Bishoff decise di dar vita a un match tra il team Orton e il team Triple H, che si concluse con la vittoria dei buoni a cui il general manager regalò come premio la possibilità di dirigere lo show per un mese, una puntata a testa. Al suo ritorno annunciò un Elimination Chamber Match, il primo nella storia, per il vacante titolo del mondo. Dopo una discussione con Chris Jericho, che pretendeva un match titolato, lo licenziò.
Il feud con Vince MacMahon
Nel 2005 fu licenziato da Vince MacMahon e rimase in federazione come componente del team creativo. Nella realtà Eric Bishoff stava lavorando a un libro. Tornò nello show l’anno successivo per promuovere quello stesso libro e affermò che di aver il merito della grandezza della WWE perché era stata la competizione spietata che egli aveva fatto quando dirigeva la WCW a rendere così grande la federazione di Stamford e Vince. Gli fu spento il microfono e la security lo allontanò dall’arena.
Il 15° anniversario di Raw
Tornò nel 2007 in occasione del 15° anniversario di Raw per svolgere un segmento in cui litigava ferocemente con il rientrante Chris Jericho, ancora arrabbiato per il licenziamento di due anni prima. Dopo quest’apparizione Eric Bishoff lasciò la WWE e non fece ritorno per circa 10 anni. In questo periodo fu assunto come dirigente TNA, ma la sua avventura durò poco e si concluse nel peggiore dei modi: con il licenziamento e la causa alla federazione per lo stipendio non pagato.
L’ultima apparizione televisiva
Il ritorno in WWE è avvenuto nel gennaio 2018, in occasione del 25° anniversario di Raw. Durante la puntata Eric Bishoff è stato premiato come uno dei migliori general manager della storia dello show. La sua ultima apparizione in tv è avvenuta proprio questa settimana, il 5 agosto 2020, durante una puntata di AEW Dynamite in cui ha diretto il dibattito tra il suo nemico storico Chris Jericho e Orange Cassidy. Al termine del dibattito Chris ha affermato di odiarlo da 20 anni e Bishoff gli ha risposto che lo sa ma non gli interessa. Che l’uomo dietro il sipario per eccellenza possa avere un futuro in AEW?
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