Un milione di cose da dirti, il brano delicato, scritto e interpretato da Ermal Meta vincitore morale di Sanremo 2021, e certificato Oro, risuonerà stasera sulle coste liguri, sul palcoscenico più bello che esista, il mare. Contenuto nel nuovo album Tribù Urbana, con 4 milioni di visualizzazzioni sul web è uno dei brani più ascoltati, più sentiti e più apprezzati dal pubblico. Il sound è leggero, dolce, incalza con delicatezza per poi ritornare a concludersi con un soffio di voce. E’ un brano che ti prende con estrema dolcezza, e poi ti arriva fin dentro le ossa e te lo porti dentro, sempre. Il titolo “Un milione di cose da dirti” dice tutto; Ermal Meta spiega: «Non dico niente perché ho già detto tutto nelle strofe, tu – la persona a cui mi riferisco – hai già capito».

Il videoclip di Un milione di cose da dirti, che ha anche vinto il Premio SIAE – “Roma Videoclip” ci porta in un immaginario un po’ fantasy. Crea un ambient quasi fiabesco, dai toni freddi, ma decisamente perfetti per descrivere il luogo in cui ci ha trasportato il brano, quando ascoltandolo con gli occhi chiusi ci lasciavamo guidare dalla voce di Ermal nei meandri più profondi della sua anima. Il tocco di classe è la riproduzione di questa sfera di vetro, al cui interno c’è Ermal con il suo piano, e quando viene capovolta è come se ogni ricordo gioioso venisse esortato e prendesse il sopravvento, come la neve che da ferma viene scossa e incombe ricoprendo ogni cosa anche il dolore di aver perso una cosa importante.

Testo e significato di Un milione di cose da dirti di Ermal Meta

Un milione di cose da dirti” spiega Ermal, “è una canzone d’amore, una semplicissima canzone d’amore, dal sound essenziale, pochi accordi per raccontare qualcosa di personale ma capace di risuonare anche a livello universale. Un milioni di cose da dirti è una canzone che ho scritto tre anni fa, stavo attraversando un periodo particolare, era da poco iniziata la mia carriera da solista e la mia vita era piena di piccole scosse e grandi scosse di assestamento. Avevo un blocco emotivo, interiore, l’unica cosa che poteva fare era scrivere una canzone per potermene liberare.

Potevo dire un sacco di cose in quel momento. Mi sono messo in gioco, parlando con qualcuno che, in quel momento lì, non c’era e per questo motivo, sono riuscito a scrivere in maniera aperta. La canzone, l’ho scritta in 10 minuti. È un testo che ho “vomitato” in 10 minuti. È una canzone d’amore verticale, è una semiretta che parte e non sai dove va a finire. L’ho voluto lasciare aperta. È una canzone d’amore che ha la gioia della consapevolezza di aver avuto qualcosa di importante e che non contempla il dolore di averlo perso.

Il testo

Senza nome io, senza nome tu
E parlare finché un nome non ci serve più
Senza fretta io, senza fretta tu
Ci sfioriamo delicatamente
Per capirci un po’ di più
Siamo come due stelle scampate al mattino
Se mi resti vicino non ci spegne nessuno
Avrai il mio cuore a sonagli

Per i tuoi occhi a fanale
Ti ho presa sulle spalle
E ti ho sentita volare
Con le mani nel fango
Per cercare il destino
Tu diventi più bella ad ogni tuo respiro
E mi allunghi la vita inconsapevolmente
Avrei un milione di cose da dirti, ma non dico niente
In un mare di giorni felici annega la mia mente
Ed ho un milione di cose da dirti

Ma non dico niente
Ma non dico niente
Il tuo viaggio io, la mia stazione tu
E scoprire che volersi bene
È più difficile che amarsi un po’ di più
È la mia mano che stringi, niente paura
E se non riesco ad alzarti starò con te per terra
Avrai il mio cuore a sonagli per i tuoi occhi a fanale
Ce li faremo bastare
Ce li faremo bastare
Con le mani nel fango per cercare il destino
Tu diventi più bella ad ogni tuo respiro

E mi allunghi la vita inconsapevolmente
Avrei un milione di cose da dirti, ma non dico niente
In un mare di giorni felici annega la mia mente
Ho un milione di cose da dirti
Solo un milione di cose da dirti
Ti do il mio cuore a sonagli per i tuoi occhi a fanale
E senza dirlo a nessuno
Impareremo a volare

Tu mi allunghi la vita inconsapevolmente
Avrei un milione di cose da dirti, ma non dico niente
In un mare di giorni felici annega la mia mente
Ed ho un milione di cose da dirti
Ma non dico niente
Ma non dico niente
Cuore a sonagli io
Occhi a fanale tu

Cuore a sonagli ed occhi a fanale…

Ermal Meta Un milione di cose da dirti
“Alcuni occhi sono talmente luminosi o come direbbe Ermal a fanale, che brillano anche quando sono chiusi, la loro luce si riflette nella curva di un sorriso” Ph: https://www.facebook.com/ermalmetainfo

Qual è il significato che si cela dietro queste bellissime parole? Ermal ci ha spesso raccontato che i protagonisti di questo brano sono due personaggi un pò fiabeschi: «Cuore a sonagli e occhi a fanale sono due personaggi. Non ho usato due nomi per non confinare la storia dentro i loro limiti. Sono due immagini che ho scelto per rendere la canzone un po’ fiabesca». Il cuore a sonagli è un po’ un cuore pieno di campanellini, rappresenta un’anima nuda, sensibilissima a tutto ad ogni tocco e sensazione o sentimento.

Gli occhi a fanale sono due occhi grandi e luminosi di qualcuno.” Un’altra bellissima frase è «Se non riesco ad alzarti starò con te per terra», cosa c’è di più romantico nel sapere che chi ci ama ci seguirebbe anche nei luoghi e nelle condizioni più assurde? Tutto questo è semplicemente meraviglioso, e solo un’anima sensibile come Ermal Meta poteva “partorire” una canzone di una bellezza e profondità simile. Un Milione Di Cose Da Dirti è dolce e delicata, è una carezza mentre ti stai addormentando.

Ilaria Cipolletta

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